Ci sarà anche una folta delegazione salernitana al congresso di Noi Moderati, in programma questa mattina al Marriot park hotel di Roma. “Il futuro è adesso, il contributo dei Moderati”, è il filo conduttore del congresso che avrà inizio alle ore 10. Ad aprire i lavori il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi; a seguire ci saranno gli interventi del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il vice premier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, il vice premier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Per la provincia di Salerno quella di domani (oggi per chi legge ndr) è una giornata importante, la presenza di una folta delegazione rappresenta per noi la chiave di svolta, segno dell’importante lavoro portato avanti sul territorio – ha dichiarato il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, l’onorevole Pino Bicchielli – Fin dal giorno successivo alle Politiche ci siamo messi in moto per far sì che ogni comune della provincia di Salerno possa avere un referente di Noi Moderati in grado di fare da intermediario con il governo centrale e portare all’attenzione della politica nazionale le tematiche più importanti”. Salerno risponderà e sarà presente con una folta delegazione di suoi responsabili provinciali, quali dirigenti, amministratori ed ex amministratori guidati dal Segretario Provinciale Luigi Cerruti che, insieme, sono pronti a sostenere il progetto politico di Noi Moderati, quarta forza della coalizione di centro destra. “Saremo presenti per dare un segnale forte: Noi Moderati a Salerno c’è e già alle recenti amministrative di Pontecagnano e Scafati ha fatto la sua parte, forti delle tante richieste di adesione al partito – ha dichiarato il segretario provinciale di Noi Moderati Salerno, Cerruti – Andremo avanti con la caparbietà che ci ha sempre contraddistinto”. Di fatti, tanto a Pontecagnano Faiano quanto a Scafati il partito è stato protagonista nel centrodestra con una coalizione a favore dei candidati sindaci, rispettivamente Giuseppe Bisogno e Pasquale Aliberti. E proprio a Scafati, Noi Moderati ha ottenuto un importante risultato contribuendo a portare Aliberti al ballottaggio con il civico Corrado Scarlato. Ieri mattina ha avuto luogo, invece, il congresso di Noi con l’Italia, proprio alla vigilia dell’assise di oggi di Noi Moderati. “Il congresso -ha dichiarato l’ex ministro Saverio Romano, vice segretario nazionale di Noi con l’Italia – è un momento di confronto e di partecipazione democratica e noi vogliamo dare una struttura ancora più solida alla nostra proposta politica, con l’obiettivo di una costituente di Noi Moderati. Da questo congresso uscirà non solo una leadership più forte e rappresentativa ma anche una organizzazione a livello locale e una piattaforma di idee e di iniziative condivise. Siamo la quarta forza del centrodestra e intendiamo fornire ancora una volta in modo responsabile il nostro apporto alla coalizione e al Paese”. Intanto, proprio il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, alla vigilia del primo congresso della sua formazione ha lanciato l’assist a Matteo Renzi: “In tutti questi anni abbiamo discusso dello spazio politico del centro ‘aspettando Godot’, ora è il tempo di rimboccarsi le maniche e rimettere insieme tanti frammenti, tante piccole e grandi storie e le elezioni europee possono rappresentare un’opportunità per rimettere insieme la proposta politica popolare, a una condizione: che non sia una sommatoria di sigle, perché abbiamo già visto che quel modello non funziona – ha detto Lupi – In molti hanno pensato, dopo anni di governi non politici, che il bipolarismo fosse superato, ma non è così. Gli italiani hanno scelto il centrodestra e il centrosinistra è andato all’opposizione. Il centro, al di fuori di queste due proposte politiche che ormai caratterizzano le democrazie moderne, non ha più uno spazio. Diventa un’operazione politica astratta, tant’è vero che Calenda e Renzi, dopo le elezioni, sono implosi”, ha aggiunto. “Per cui dovranno scegliere se stare con il Pd o con il centrodestra. Se Renzi optasse per questa seconda soluzione, per lui c’è già uno spazio a cui potersi aggregare, che è il nostro”, ha detto. Quindi, aprite al dialogo con Renzi? “Il nostro primo lavoro – ha risposto – è quello di rafforzare la proposta politica del centrodestra, in cui siamo da trent’anni. Il dialogo è poi con tutti quelli che vogliono rafforzare la proposta moderata nel centrodestra. Dobbiamo dare forza alla nostra identità con le nostre proposte, perché la sfida è quella del governo. Dobbiamo dimostrare di saper cambiare l’Italia già da oggi. Una riflessione reale di come recuperare questo consenso e come dargli forza è una necessità ormai oggettiva che coinvolge Berlusconi e tutti noi”, ha sottolineato Lupi. “Mai come oggi ci sarebbe bisogno di un Pdl 4.0. E l’alleanza tra Popolari e Conservatori può diventare un modello anche per l’Europa. Tant’è vero che i segnali di nervosismo nei confronti dell’Italia provengono proprio da chi si oppone a questa alleanza tra il Ppe, che rimane il pilastro fondamentale della politica europea, e i Conservatori che potrebbero avere un successo elettorale nel 2024. Ma le Europee saranno importanti anche per Meloni e tutti noi: rappresenteranno la nostra prima prova politica dopo quasi venti mesi di governo”, ha concluso.
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