NOCERA INFERIORE. Ormai, la situazione degli uffici giudiziari nocerini arriva al ridicolo. Complice l’ostracismo dei colleghi salernitani, lo scarsissimo peso politico dei rappresentanti dell’Agro nocerino, il tribunale di via Falcone è al fallimento per eccesso di “commesse”. Nonostante abbiano un carico di lavoro confrontabile con quello dei colleghi salernitani, che sono più del doppio, i magistrati nocerini sono più produttivi, fanno grandi indagini e ottengono risultati concreti, pur vivendo in mille difficoltà. Da “Salerno” non è arrivato mai un concreto aiuto per gli uffici giudiziari nocerini, bistrattati e soffocati dai fascicoli e dal poco personale, anzi, in tanti, si sono preoccupati di non toccare i numeri di cancellieri e magistrati che potevano essere destinati a Nocera, per evitare che il loro carico di lavoro aumentasse. E così, Salerno ha perso centinaia di migliaia di cittadini passati sotto la giurisdizione dell’ufficio nocerino (con l’accorpamento delle sedi di Mercato San Severino e Cava de’ Tirreni al palazzo di giustizia di via Falcone) ma è rimasto con gli stessi organici. Stessi organici anche per Nocera che ha aumentato del 40% i fascicoli. Numeri che farebbero impallidire chiunque, ma per Nocera vale il “Me ne frego” a dispetto degli interessi della giustizia. Una vergogna da ascriversi a chiunque non protesti contro di essa.
Intanto da Nocera continuano ad arrivare richieste di aiuto, appelli destinati a rimanere inascoltati. L’ultimo è rivolto ai sindaci della giurisdizione e arriva dal presidente dell’ordine degli avvocati, Aniello Cosimato. Cosimato chiede ai 19 primi cittadini del comprensorio che “siano sensibili ai disagi all’utenze ed al lavoro dell’avvocatura provocati dal sovraccarico di lavoro e dal sotto-organico delle cancellerie”.
Il presidente Cosimato, lancia un appello dopo sette gironi caratterizzati dalle proteste per il rallentamento del lavoro soprattutto nei settori dei Giudici di Pace e dell’Unep. Sono drammaticamente sotto organico all’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti e le cancellerie dell’ufficio del giudice di pace (sette addetti solo). “Occorre un’incisiva azione dell'avvocatura – dichiara oggi il presidente dell’ordine degli avvocati Cosimato – presso la corte di appello, il consiglio giudiziario ed il ministero, affinché l'ufficio possa ancora funzionare. portammo all’attenzione di tutti, già diversi anni or sono, quelle che sarebbero state le inevitabili conseguenze del mancato adeguamento degli organici. oggi vediamo, di giorno in giorno, ridurci sempre più gli orari ed i giorni di accesso agli uffici, con avvisi che si susseguono, affissi all’ingresso degli stessi, ed inevitabili rallentamenti dell’attività di tutti: avvocati e magistrati”. Solo un’ora e mezza al giorno per poter ritirare un atto notificato, appena due giorni a settimana per accedere alla cancellerie del giudice di pace, con tempi di attesa sempre più lunghi. Queste le ultime cattive sorprese per i professionisti del foro. “Il consiglio dell’ordine degli avvocati – continua il presidente – ancora una volta, si rivolge ai 19 sindaci del circondario di questo tribunale, che potrebbero provvedere ad alleviare questa situazione negativa per tutti, mediante il distacco di personale amministrativo presso gli uffici in maggiore sotto-organico della cittadella giudiziaria, come d'altronde hanno già fatto in passato”. Il consiglio, sull’argomento, chiederà lunedì un incontro con il presidente della corte di appello di Salerno.
Intanto, i sindacati scrivono al prefetto per un suo intervento, paventando anche lo sciopero. Chissà se chi può incidere sugli organici del tribunale di Nocera si vergogni per come sono ridotti. Magistrati, personale amministrativo, avvocati e cittadini non ne possono più.