di Erika Noschese
«È venuto meno il clima di serenità necessario per svolgere l’incarico assessorile a servizio della Città». Con queste parole, ieri mattina, il sindaco De Maio ha comunicato le dimissioni degli assessori Mimma Lamberti, Renato Guerritore e Umberto Iannotti, coinvolti nello scandalo delle social card. Dunque, l’assessore Mimma Lamberti, con delega agli Affari Generali, Contenzioso, Cimitero e Digitalizzazione; l’assessore Renato Guerritore, con delega alle Attività produttive, al Commercio e alla Movida; e il vicesindaco Umberto Iannotti, con delega a Sport, Eventi e Quartieri, non fanno più parte della giunta De Maio. «Le dimissioni degli assessori Lamberti, Guerritore e Iannotti rilevano il clima di tensione che si è velocemente alimentato nelle ultime ore anche nei confronti delle famiglie coinvolte che, apprendo, compromette il sereno svolgimento dell’incarico da me affidato a ciascuno di loro. Ringrazio per il lavoro svolto in questo anno, grazie al loro contributo abbiamo realizzato importanti obiettivi di mandato in breve tempo», ha chiarito il Sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio. Nocera Inferiore, 20 settembre 2023. «Mi dimetto per rispetto della Città, di Paolo De Maio e dell’Amministrazione.
Mi scuso pubblicamente con la cittadinanza se con la mia condotta ho urtato parte dell’opinione pubblica ma mi dispiaccio che, a prescindere, si vede e si voglia vedere, nel politico di turno l’imbroglione che ha manovrato la cosa pubblica a suo piacimento – ha spiegato l’ormai ex assessore Lamberti – In questo caso posso dire a voce e testa alta che non è così. Sono risultata nella lista dei beneficiari della carta INPS erogata in favore delle famiglie con Isee fino a 15000€ e con minimo 3 persone nel nucleo familiare. Il mio reddito e gli altri requisiti coincidevano così come la composizione del mio nucleo familiare composto da me ed i miei due splendidi figli. Ho visto arrogarsi poteri social inquisitori e ho sentito “saggi” della politica e professionisti che svolgono un ruolo attivo con i giovani parlare di incompetenze e indegnità collegandoli al reddito presentato. La dignità, le competenze ed il valore di una persona non sono certo dati da un numero». Sulla stessa linea anche l’avvocato Renato Guerritore: «Sono oramai da giorni sottoposto ad un’indegna e scandalosa macchina del fango, che ha messo alla gogna il mio stile di vita, arrivando a sollevare dubbi sulla mia condotta come cittadino e contribuente, e finanche sulla mia dignità. Lo sciacallaggio, ai limiti della persecuzione mediatica, mi ha spinto a riflettere sul contributo che, nella situazione attuale, potrei continuare a dare all’Amministrazione della mia, della nostra, comunità – ha spiegato – Non ho sentito, in questi giorni, alcun tipo di considerazione sul mio impegno civico, sulla qualità della mia azione amministrativa, sui risultati conseguiti in quest’ultimo anno che, spero e credo, commercianti ed esercenti tutti potranno testimoniare. È proprio la mia dignità che mi spinge a riconsiderare il mio impegno, a fronte di attacchi, mai politici, mai nel merito del mio operato, ma personali. I miei detrattori paventano accuse di illegalità, di evasione fiscale, di mancanza di senso civico, di etica e di morale.
Lascio ai cittadini e a chi mi conosce, come persona, come avvocato e come amministratore, le considerazioni sulla mia rettitudine e sulla mia condotta, pur ribadendo la totale correttezza delle azioni compiute finora. Non ho commesso alcun illecito, nessun fatto giuridicamente rilevante può essere riscontrato nelle mie scelte.
Riconoscendo l’inopportunità della mia condotta, nella sfera solo politica, ma mai legale ed amministrativa, mi trovo qui a comunicarLe, caro Sindaco, la scelta di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni». A scrivere al primo cittadino anche il vice sindaco Iannotti: «E’ stato un onore per me servire la Città di Nocera Inferiore, prima da Consigliere Comunale e poi da Vice Sindaco, ma il mio percorso amministrativo termina qui. Ho lavorato giorno e notte, ho sacrificato la mia famiglia, i miei figli e il mio lavoro per servire la mia Città, spero, nel migliore dei modi. L’odio sociale che ha travolto la nostra città ha prevalso su tutto ciò che di buono è stato fatto in questi 439 giorni. Hanno infangato il mio nome, quello della mia famiglia. Mi hanno dato del furbetto, dell’evasore, dell’imbroglione senza aver ricevuto un avviso di garanzia e senza essere passato in un aula di tribunale, ma solo per aver percepito un diritto riconosciuto dallo Stato. Mi hanno infangato solo per questioni di opportunità, facendo questioni di moralità. Il tempo da gran signore si incaricherà di dare le dovute risposte a tutti i professori di etica e di morale, ma ora è il momento che mi dedichi alla famiglia e ai miei figli».
Le parole dell’opposizione
«Sono giunte oggi le inevitabili dimissioni dei due assessori e del vicesindaco di Nocera Inferiore. Dopo oltre una settimana di battaglia politica da parte di alcuni consiglieri di opposizione e d’indignazione da parte della nostra comunità, fatti salvi i tentativi maldestri di difesa di ufficio, finalmente vi è stato quello scatto di orgoglio da noi auspicato. Rivendichiamo con forza che l’aver denunciato i fatti ormai noti a tutti attiene alle sfere della moralità e del senso civico di un pubblico amministratore», hanno detto Pasquale D’Acunzi, Giovanni D’Alessandro, Rosa Giordano, Antonio Iannello, Giuseppe Odoroso e Antonio Romano. «Piuttosto, è stato l’atteggiamento del Sindaco, la sua pervicacia, la sua insistenza nel dire e ribadire che nulla di penalmente illecito fosse accaduto, ma solo “inopportunità”, per cui tutti rimanevano al proprio posto, a radicalizzare lo scontro. A fare un muro contro muro con le inevitabili ricadute sul piano dell’opinione pubblica – hanno aggiunto dall’opposizione – Un Sindaco che ha dimostrato di non avere saputo gestire la vicenda, prima smentendo che ci fossero assessori coinvolti, poi mentendo sulla dinamica dei fatti una volta resi noti i nomi dei 3 assessori a una settimana di distanza. Un Sindaco che è apparso a tutti complessivamente inadeguato».