Presso l’aula consiliare il sindaco Paolo De Maio ha conferito un encomio al professor Mario De Luise per aver riportato a casa, presso la chiesa di San Matteo, la Deposizione di Angelo Solimena. La notizia del ritrovamento dell’opera del 1644, giunta al primo cittadino dalla Procura, qualche giorno dopo è rimbalzata su vari media locali e non solo. Il professore De Luise, insegnante presso un istituto di Amalfi, in gita ad Urbino con i suoi ragazzi, ha scoperto alcuni mesi fa il quadro di Angelo Solimena in un museo della città. Esperto di pittori napoletani del Seicento e Settecento, trovatosi difronte all’opera, ha subito capito di chi fosse. Successivamente la segnalazione al museo, alla soprintendenza ed ai carabinieri. Sappiamo poi come è andata a finire. La consegna alla chiesa di San Matteo ed i tanti ringraziamenti al prof da parte di tutta la comunità nocerina. Il quadri è stato alloggiato nella travata dove è sempre stati prima del futuro del 1983. “Abbiamo voluto fare una cosa formale. – ha spiegato il primo cittadino Paolo De Maio – Si tratta di un riconoscimento per il professore De Luise. Innanzitutto con una delibera di giunta. Ed oggi con la consegna della pergamena (l’encomio) e dell’effige del Castello del Parco Fienga”. Entusiasta Don Raffaele Ferrentino, il parroco della chiesa di San Matteo: “Rimarrà nella storia e nella nostra parrocchia”. Il professore Mario De Luise, ormai di casa, ha affermato: “Ringrazio l’amministrazione per questo pensiero e soprattutto la cittadinanza che ha visto riscoprire uno dei pittori più rappresentativi. L’arte serve a mantenere viva la memoria del passato e, al di là della vicenda mediatica, spero che questo legame possa continuare”. In chiusura il sindaco Paolo De Maio ha poi aggiunto: “Il professore da oggi tiferà Nocerina”. Alla cerimonia presenti alcuni consiglieri comunali di maggioranza, gli assessori Fortino, Pagliuca, Cicalese, Perna e la segreteria comunale Ornella Nasta. Il primo cittadino ha sottolineato quanta sofferenza ha patito la città per il furto subito “in quella Nocera che era appena uscita dal terremoto degli anni Ottanta” con tante ferite addosso. La prossima battaglia culturale potrebbe essere quella del recupero del crocifisso, situato per anni sul muro della storica pasticceria Mocalba, dove oggi è posta una croce marmorea. Giuseppe Colamonaco
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