SALERNO – “Sono le emozioni che ti fanno dare quel quid in più. A me non piace sperare. Io desidero, sogno e lavoro per ottenerlo, puntando all’obiettivo ma sapendo bene che la cosa fondamentale è il percorso”. Davide Nicola si presenta così. Carico, gasato al top per cercare quella che sarebbe l’ennesima impresa, forse la più difficile della sua carriera. Ribattezzato mister salvezza, il nuovo tecnico granata è pronto senza pensare al contratto o a quello che sarà in futuro: “Non faccio questo lavoro per un contratto, i contratti sono un segno di adagiarsi. Io sono qui con un contratto mentale di tre mesi, del resto non me ne frega. Quello che sarà mi interesserà dopo. Per me è un piacere essere qui. Mi sono reso subito reso conto dell’amore e della passione per questa squadra e questo mi rende orgoglioso”. Il tecnico è rimasto, poi, molto colpito dal valore della rosa: ” Ci sono un sacco di giocatori forti che ho allenato e tanti altri che avrei voluto allenare. A testimonianza dell’entusiasmo che metterò in quest’avventura. L’ho detto anche ai giocatori a cui ho chiesto aiuto perché da solo non posso fare nulla. La salvezza è un concetto astratto, è come lo fai che diventa fondamentale”. In tal senso Nicola ha ufficializzato anche il suo staff, confermando anche alcuni componenti dello staff di Colantuono: “Con me ci saranno Emanuele Cacicia e Simone Barone come collaboratori tecnici, mentre Daniele Stoppino sarà il preparatore atletico e Federico Barni il match analyst. Ho incontrato lo staff precedente, uomini e professionisti che mi hanno colpito e che ci aiuteranno in questo percorso. Nessuno fa nulla di solo per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno di tutti”. L’impatto con il gruppo di calciatori è stato positivo: “Non posso parlare di quanto successo finora perché non ero presente. A me interessa da ieri in poi. Ho trovato un gruppo di ragazzi seri che hanno predisposizione al lavoro ed è fondamentale e consapevole di fare qualcosa di diverso per ottenere risultati diversi. Quello che mi interessa è il percorso per arrivare a quello che sogniamo, ci siamo concentrati per ottenere la salvezza”. Nessuna rivelazione, invece, per quanto riguarda l’atteggiamento tattico: “Abbiamo fatto un’analisi dettagliata non solo dei giocatori, che già conoscevamo anche se li conosci davvero solo quando li alleni perché ne capti potenzialità o ciò di cui hanno bisogno per tendere al meglio. Stiamo facendo questo lavoro, dando i nostri principi di gioco e le nostre anime. L’idea è quella di giocare con coraggio, è importante l’attitudine che metti in campo. La responsabilità che deve essere un piacere e non un peso, vogliamo dimostrare di essere più capaci. Non sono solo sfide, sono desideri che voglio trasferire al gruppo. Tatticamente abbiamo idee molto chiare, in questo momento è importante completare il percorso di valutazione. La classifica è chiara, non c’è molto tempo, bisogna fare qualcosa di diverso per vedere se otterremo risultati diversi. Ho visto voglia e volontà, c’è da fare un bel percorso anche dal punto di vista di quello da fare in campo, avere quei requisiti necessari, su cui lasciamo un po’ di mistero”. Per Nicola l’esordio sarà da brividi contro il Milan, attuale capolista: “Grande squadra ma non per questo abbiamo motivazioni superiori. Dobbiamo lavorare su noi stessi, vogliamo sentirci capaci di voler fare quello che possiamo fare. Aggressività, coraggio ed organizzazione. Non so cosa si farà, però se tu ci credi e sei coerente produci un cambiamento. Questo il mio primo obiettivo, produrre un cambiamento. La cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che questa squadra esprime. Ha margini di miglioramento importanti, frutto di determinati passi. Sono arrivato in una società in cui non ho mai avuto l’onore di lavorare. Ho viglia di essere qui, progetto serio portato avanti da persone competente, di cui voglio assolutamente far parte. Mi ha colpito il progetto, una condivisione di valori che sento anche mia. Qui ci sono persone di valore ed essere qui è motivo di orgoglio. Il tempo è poco? Il tempo è relativo e ci dirà se saremo in grado di raggiungere quello che abbiamo nel cuore, perché è quello che ci muove. Le qualità non sono solo tecniche ma anche mentali, esprimere il massimo delle nostre potenzialità, il Milan può darci già delle risposte. Io non credo di essere un mago. Sono gasato per l’esordio. I tifosi si aspettano il massimo impegno ma questa è una cosa dovuta. Impegno umiltà, coraggio e abnegazione dobbiamo metterli in campo sapendo che il pubblico può darci una grande mano”.
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