di Redazione Regionale
Panico, terrore e sangue a via Caracciolo, teatro di un omicidio. Sono le 21 circa di sabato sera quando, probabilmente a causa di una lite, il 50enne ambulante (conosciuto da tutti con il soprannome di “Zico”) si ritrova coinvolto in un alterco con un altro cittadino straniero – entrambi erano clandestini in Italia e sprovvisti dei documenti – che è degenerato dopo pochissimo, verosimilmente anche a causa dell’alcol. Nell’affollatissima zona di Mergellina, all’incrocio con via Caracciolo, in pieno centro a Napoli (zona frequentatissima soprattutto il sabato sera) “Zico” stava vendendo fazzoletti a un semaforo: prima la furiosa lite con il marocchino R.G., di 29 anni, poi le parole grosse si trasformano in urla, dopodiché lo scontro è degenerato in una colluttazione a colpi di spranghe. La colluttazione ha poi cambiato “location” poiché i due hanno dato vita a un inseguimento che è poi degenerato nell’accoltellamento del 50enne ambulante. Sul lato della carreggiata che ospita anche una nota pizzeria del centro cittadino, i poliziotti hanno notato il corpo del malcapitato 50enne, ormai riverso sull’asfalto in una pozza di sangue. Dal lato opposto della carreggiata c’era invece il 29enne marocchino che tentava la fuga, ma è stato stoppato dagli agenti dopo un inseguimento, grazie anche all’intervento immediato di altre pattuglie della polizia di Stato dell’ufficio prevenzione generale e del commissariato San Ferdinando che ha consentito di bloccare il presunto autore del delitto. Per lui è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza, poiché anch’egli ha avuto necessità di cure mediche prima di essere dimesso. Successivamente gli agenti intervenuti sul luogo hanno avuto la possibilità di rinvenire l’arma utilizzata: si tratta di un coltello con una lama lunga circa 30 centimetri, ritrovata dai militari ancora intrisa di sangue; poco più lontano dal luogo in cui era stato rinvenuto il coltello, in un’aiuola poco distante da via Orazio, è stato ritrovato anche un pezzo di legno, intriso anch’esso di sangue. Dopo i rilievi della polizia scientifica, i due oggetti sono stati sottoposti a sequestro: il personale medico giunto sul posto ha dovuto constatare il decesso dell’uomo, che presentava una ferita da taglio all’emitorace sinistro compatibile con l’arma trovata, nonché una profonda ferita alla testa da colpo contundente. Confuse e povere di dettagli le prime dichiarazioni fornite dalle persone presenti sul posto al momento dell’evento, che dovranno essere inevitabilmente integrate con le immagini rilevate dalle telecamere di sorveglianza. Grazie alle testimonianze raccolte nell’immediato, comunque, gli agenti sono riusciti a risalire al presunto assalitore arrestandolo alle 21.30 circa: per lui l’autorità giudiziaria ha emesso un decreto di fermo con le accuse di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Restano ovviamente da chiarire le reali motivazioni che avrebbero portato l’extracomunitario 29enne a compiere l’insano gesto: probabilmente una lite, alterata dai fumi dell’alcol.