Trenta persone sono state raggiunte da misura cautelare per i reati, contestati a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, lesioni personali aggravate, estorsione, singoli episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti: nello specifico il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha disposto il carcere per 13 indagati e per i restanti 17 il divieto di dimora nella regione Campania. La misura e’ stata emessa all’esito delle indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile, grazie anche al supporto dei Commissariati Secondigliano e Poggioreale, della Squadra Mobile di Avellino e del Commissariato di Anzio, a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un uomo avvenuto il 20 settembre 2021. Nel corso dell’indagine e’ emerso che l’evento delittuoso era da individuarsi in una risposta ad un altro agguato, ovvero il ferimento di un’altra persona, avvenuto il 2 settembre 2021, per il quale sono gravemente indiziati due uomini. Dall’attivita’ investigativa e’ stato possibile evidenziare che tali eventi delittuosi trovano origine nel clima di forte tensione registrato all’interno del “gruppo della Stadera”, costola del Clan Contini, in seno al quale e’ maturata una scissione. Dagli approfondimenti investigativi e’ emersa infatti la volonta’ di uno degli indagati di creare un gruppo criminale autonomo che si e’ approvvigionato di sostanza stupefacente, a seconda della convenienza economica del momento, sia da canali riferibili a contesti criminali della zona di Scampia sia in quelli della zona del “Cunnolo” quartiere Poggioreale. Allo stesso tempo la compagine riferibile allo stesso oltre alla vendita al dettaglio dello stupefacente, effettuata nell’area della “cittadella” tra il comune di Casoria e Napoli, ha anche fornito sostanza stupefacente a “piazze di spaccio” stanziali nei quartieri Ponticelli e Secondigliano, nella citta’ di Avellino ed anche quella gestita dall’indagato da altro indagato all’interno della casa circondariale di Salerno ove era all’epoca recluso. Nelle occasioni in cui i gestori delle attivita’ di spaccio non onoravano i debiti accumulati, venivano poste in essere condotte estorsive. E’ emerso, inoltre, che il gruppo ha disponibilita’ di armi ed ha dimostrato la volonta’ di acquisirne sempre di piu’ al fine di essere pronti ad eventuali scontri armati con altre fazioni criminali. Durante l’attivita’ investigativa, infine, sono stati acquisiti elementi indiziari a carico di altri due soggetti per il ferimento a colpi d’arma da fuoco avvenuto il 17 dicembre 2019 e da inquadrare nell’ambito dello scontro, in atto all’epoca, tra i gruppi di spacciatori della “stadera” e quelli del “rione bronx”.
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