di Monica De Santis
Sarà il Saint Joseph Resort (ex colonia San Giuseppe) ad ospitare i sette spettacoli teatrali inserite nella seconda edizione della rassegna “Neo” ideata ed organizzata dalla Compagnia Teatrale “Le Ombre” con la direzione artistica di Gianni D’Amato. Presentata ieri mattina, Neo, non vuole essere una semplice rassegna teatrale come spiega il direttore artistico… “ma un’occasione di incontro e di confronto, a maggior ragione in un momento storico in cui ognuno cerca di riappropriarsi di quegli spazi di socialità che ci sono tanto mancati nelle fasi acute della pandemia”. Taglio del nastro sabato alle ore 21 con a Compagnia Teatrale Le ombre, con la regia di Gianni D’Amato, metterà in scena un’opera scritta da Gianni D’Amato, Alice Ryuk e Caterina Mancuso: “Negli occhi di Eva”, spettacolo questo consigliato ai maggiori di 14 anni. Si prosegue poi il 9 dicembre con “Manca solo Mozart”, la storia vera dell’antico negozio musicale di famiglia, sito di fronte al conservatorio di san Pietro a Majella, punto di riferimento delle attività musicali della città. Il testo, scritto e diretto da Antonio Grosso, dà voce anche a chi ha frequentato il negozio, come Matilde Serao, Roberto Murolo e Pino Daniele. Partendo da carte e spartiti ritrovati in un negozio sospeso nel tempo, si ripercorre la storia del nostro paese. Dai meravigliosi anni della belle Époque, a quelli bui della Seconda guerra mondiale fino al boom economico degli anni ’70 e alla grande illusione degli anni ‘80 con Maradona, Troisi e Pino Daniele. Protagonista sarà con Marco Simeoli, uno dei protagonisti storici della commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola”. Attore, regista e autore diplomatosi al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti dopo aver seguito vari seminari di recitazione tra cui L’uomo e l’attore tenuto da Orazio Costa, lo Stage internazionale di Commedia dell’Arte” da Antonio Fava, L’attore che canta il musical da Penny Fuller e ancora con Ennio Coltorti, Alvaro Piccardi, Elisabetta Pozzi, Yves Lebreton ed i fratelli Colombaioni. Il 18 dicembre tocca a “Eduardo artefice magico”, messa in scena dalla Compagnia dell’Arte: un viaggio nell’universo “eduardiano” intessuto dal regista Antonello Ronga con in scena tra gli altri Mauro Collina, Valentina Tortora e Fortuna Capasso. Il 29 gennaio Luca Pizzurro, direttore artistico del Teatro del Torrino di Roma, autore, regista e attore che lo vede nei teatri nazionali ed europei, nonchè in produzioni televisive al fianco di importanti registi e attori italiani, tra i quali Arnoldo Foà, Giancarlo Sepe, Walter Manfrè, Silvio Giordani, Luigi De Filippo, Monica Guerritore, Nando Gazzolo, Erica Blanc, Silvio Spaccesi, Nino Castelnuovo, porta in scena “Ad occhi chiusi”, una storia drammatica che affronta, attraverso gli occhi del carnefice, il tema della pedofilia. Il 12 febbraio, con “Un passato senza veli – Le grandi dive del burlesque”, Giulia Di Quilio attrice dalla grande versatilità (già nel cast de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino), sola in scena per 80 minuti, racconta e rivive le storie di donne coraggiose, imprevedibili, femministe ante-litteram. Il 26 marzo tocca alla compagnia I Cani Sciolti con “Sa Mesa” (dal sardo “La tavola”): in un seminterrato nella Little Italy della New York del 1913, si intrecceranno le vite di cinque famiglie di italiani emigrati da diverse regioni italiane. Il salone sarà il fulcro delle loro vite. Chiuderà la rassegna, il 23 aprile, in occasione della ricorrenza della morte del grande drammaturgo inglese, William Shakespeare, la compagnia Teatranti tra Tanti con “Facciamo a pezzi Shakespeare”, regia di Alessandro Martorelli: le opere più famose saranno messe in scena in tutti gli stili teatrali possibili. Dalla tragedia, alla commedia dell’arte, passando per il teatro d’avanguardia, l’improvvisazione, il teatro dialettale, fino al Musical. Il risultato è uno spettacolo così esilarante ed esplosivo che di sicuro avrebbe fatto divertire anche il Bardo… forse. Veloce, spiritoso e fisico, strappa risate sia a chi ama il Bardo, sia, e soprattutto, a chi lo odia. È possibile, inoltre, godersi un aperitivo prima dell’inizio spettacolo in struttura e, grazie alla partnership con il Salotto, rinomata pizzeria di Pontecagnano, una volta terminata la messinscena si potrà partecipare a un dibattito sui generis: un confronto con lo staff e gli attori da tenersi in sala oppure in pizzeria, mentre si è a cena tutti insieme. Ed ancora non solo sarà possibile curiosare sul “dietro le quinte” degli spettacoli, ma anche dibattere dei temi al centro delle opere.