E’ morto Roberto Di Donato, protagonista discreto ma determinante della politica locale e nazionale, a lungo vicino alla figura di Ciriaco De Mita. Nato a Montemiletto (provincia di Avellino), Di Donato si trasferì a Salerno, dove costruì una carriera di rilievo presso la ASL, diventando punto di riferimento per la politica cittadina, in particolare per la sinistra di base della Democrazia Cristiana. Ripettando proprio la volontà di De Mita non si è mai candidato
Cresciuto politicamente accanto a Fiorentino Sullo e Ciriaco De Mita, Roberto Di Donato rappresentava la fedeltà e la discrezione: quando De Mita si separò da Sullo, lui lo seguì con lealtà, contribuendo al successo della sua corrente e affermandosi come uomo-macchina della DC dagli anni ’70 fino agli anni ’90. È stato, infatti, un mediatore instancabile, rispettato per il suo pragmatismo e capacità di sintesi, doti che lo resero prezioso anche per gli avversari politici. Di Donato ha attraversato le fasi cruciali della politica locale, accompagnando l’ascesa di figure come Angelo Villani alla Provincia di Salerno. Una personalità riservata ma influente, capace di mantenere salda l’identità del suo partito e di orientare i passaggi più significativi della storia politica salernitana. Aniello Salzano ha espresso il suo dolore: “Ho perso un grande amico.” I funerali si svolgeranno sabato 2novembre alle ore 10 a Parco Arbostella.