Morte al Pronto soccorso, inchiesta della Procura? - Le Cronache Attualità
Cronaca Attualità

Morte al Pronto soccorso, inchiesta della Procura?

Morte al Pronto soccorso, inchiesta della Procura?

di Erika Noschese

Ci sarebbe un’inchiesta della Procura di Salerno sulla morte del giovane straniero abbandonato in pronto soccorso per intossicazione etilica. L’uomo sarebbe giunto al Ruggi a bordo di un’auto medica di via Vernieri dopo che alcuni passanti hanno chiesto l’intervento del 118 notando l’uomo, uno straniero verosimilmente di 22 anni, in gravi condizioni. E di fatti, arriva in pronto soccorso in codice rosso ma i medici di turno decidono che la sua situazione non è poi così grave e lo declassano dapprima a codice giallo, poi verde e solo dopo il decesso – avvenuto alle 6.50 del lunedì mattina – in codice rosso. Dopo la denuncia, attraverso queste colonne, di quanto accaduto gli inquirenti avrebbero deciso di chiarire l’accaduto e dunque è stata avviata una indagine. Al momento sarebbero stati ascoltati già alcuni infermieri in servizio quella notte e nelle prossime ore potrebbero essere ascoltati anche i medici. A chiarire cosa sia realmente accaduto la notte tra domenica e lunedì potrebbe essere il medico, già balzato agli onori della cronaca per una condotta poco trasparente, che ha deciso di tenere il paziente in attesa su una barella declassandolo a codice verde. Secondo quanto emerso dai registri l’uomo sarebbe giunto in ospedale lucido ma questo non spiegherebbe il perchè della mancata identificazione. Di questo giovane infatti si sa praticamente nulla e anche al triage non sono state riportate le generalità di questa vittima, venuta a mancare forse per negligenza da parte dei medici che potrebbero avere sottovalutato la gravità della situazione ma su questo saranno gli enti preposti a dare risposte. Intanto, al momento la salma è ancora presso l’obitorio del Ruggi d’Aragona. Sul corpo dell’uomo sarà effettuato l’esame autoptico che dovrà chiarire le effettive cause del decesso. Dall’autopsia infatti si saprà anche se il pronto intervento dei medici avrebbe o meno salvato il giovane. Questo potrebbe aprire l’ennesima pagina giudiziaria per il Ruggi d’Aragona, ormai da tempo sotto i riflettori per i tanti casi di malasanità. Su questi episodi vige il massimo silenzio da parte del direttore generale Vincenzo D’Amato che potrebbe lasciare la guida del Ruggi già dalle prossime settimane. Lo scorso 13 maggio ha comunicato infatti la sua volontà di pensionamento, per raggiunti limiti d’età a decorrere dal 1 giugno ma ad oggi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non avrebbe ancora individuato il successore. Stando a quanto emerso D’Amato avrebbe chiesto ai vertici regionali di accelerare perchè intenzionato ad andar via nel più breve tempo possibile.