Longo, Morra, Pisapia. A Pellezzano il triello è servito per le prossime amministrative e “l’estasi dell’oro” per lo scranno del primo cittadino inizia già a suonare. Più forte di tutti le suona Francesco Morra, ex assessore del Comune della Valle dell’Irno, il quale dopo essere arrivato ai ferri corti con il candidato sindaco ed al tempo stesso sindaco uscente Pisapia ha deciso di concorrere da solo a capo della civica “Impegno civico per Pellezzano”. Per la rosa completa dei candidati è praticamente fatta, si attende la chiusura degli ultimi accordi per poi ufficializzarla; nel frattempo Francesco Morra lo abbiamo intervistato.
“Impegno civile per Pellezzano”… civica pura o i trascorsi politici di qualcuno ne indirizzeranno il percorso?
«Civica pura. Il passato politico di tanti; non tutti perché abbiamo deciso di puntare sui giovani, prettamente sulla società civile, rileverà in termini di esperienza ma non di indirizzo. Siamo civici, iterloquiamo con tutti. Penso che tra le nostre fila c’è Michele Mulina, ex assessore e settecento preferenze non sono poche, determinano la credibilità e la professionalità nonché i valori umani. Abbiamo Nicola Raffaele Coviello, ex consigliere comunale, medico di base, conosciuto e stimato in città; abbiamo Vincenzo Bove, ex appartenente al nuove centro destra, ha esperienza alla guida del Consiglio comunale in qualità di presidente… poi c’è una componente del Partito democratico, insomma, credo che in poche battute ho dato prova della nostra essenza di civici».
Su che piano è spostato il terreno di scontro su cui voi candidati vi darete battaglia a colpi di preferenza?
«Noi presentiamo un programma semplice e dalla grande valenza. Risanamento economico. Riqualificazione del territorio e dei centri urbani. Tematiche ambientali. Politiche di sviluppo, con la creazione di poli artigiani ed industriali in modo da garantire lavoro ai nostri giovani rivitalizzando il territorio».
Eva Longo si ripresenta all’elettorato. Cosa ne pensa?
«Un ritorno al passato. Non è sicuramente un segnale di rinnovamento»
E del sindaco uscente Pisapia e delle sue diatribe politiche con lui cosa ci dice?
«È legittima la sua ricandidatura, ma ha fallito su tutta la linea. Il suo gruppo è imploso proprio a causa di una cattiva gestione della leadership. Noi abbiamo una visione politico – amministrativa diversa, soprattutto in materia economica, una della causa che ha portato al mio allontanamento dal suo schieramento».