Sposa in pieno la linea Lotito. Quella della riconoscenza che è il sentimento dell’attesa. Cambiano i termini, ma il concetto è quello. Se secondo il patron a Salerno si dà tutto per scontato per Montervino sembra invece tutto dovuto:?“Vincere non è mai facile e invece qui sembra tutto dovuto.?Dispiace leggere di mugugni, di critiche. Ci aspettiamo un po’ di riconoscenza per chi ha portato la Salernitana la traguardo. Alcuni commenti sono spiacevoli, pensiamo a festeggiare”. Montervino addirittura ritiene che dal punto di vista della compattezza la promozione dell’anno scorso conquistata con i colori del Salerno Calcio: “Sicuramente l’anno scorso, forse perché?è stata più combattuta, è stata più condivisa, abbiamo sentito più calore, mentre quest’anno siamo quasi snobbati o boicottati. Sembra sempre che dobbiamo dimostrare qualcosa”. Da rilevare a margine assodato che la non notizia sarebbe stato non vincere questo campionato obiettivamente mediocre e probabilmente anche il gruppo stesso pensava di chiudere prima la pratica. Anche così si spiega il nervosismo? “Per me vale il motto squadra nervosa, squadra vittoriosa.?Siamo sempre nervosi e non sapete nulla dell’anno scorso. Magari vedere il traguardo lì vicino e non raggiungerlo ci può innervosire. Ma dopo la lunga cavalcata, un pizzico di stanchezza, un calo fisiologico ci può stare”. Considerato il campionato pressoché vinto (“se va bene sabato festeggeremo domenica prossima con i nostri tifosi”) è anche giusto pensare al futuro:?“La mia volontà è restare qui, ho ancora un anno di contratto.?Se poi il presidente la pensa diversamente. Mi piacerebbe tornare a giocare una gara importante come quel Salernitana-Verona del 19 giugno 2010.?E’ stata l’unica volta in cui ho visto tutta la città partecipe e incattivita. Allora sì, direi che finalmente siamo tornati”. Per Montervino, inoltre, questo sarebbe il primo campionato vinto con l’ippocampo sulla maglietta, con la denominazione Salernitana, dopo tante amarezze:?“Quel periodo negativo è ormai alle spalle e non vediamo l’ora di festeggiare. Io che ho vissuto altre situazioni vi dico tenetevi stretta questa società. Il calcio è finito e trovare due presidente che investono così è un bene e una fortuna.?Non mi era mai capitato di prendere gli stipendi in maniera così puntuale. Dato l’investimento e l’importanza della piazza si aspettavano qualcosa di diverso, mi auguro che i presidenti non si stanchino”. In attesa di ricevere notizie sul ricorso presentato contro il daspo, Montervino è tornato a parlare del rigore sbagliato:?“E’ stata per la prima volta, non è vero che Lotito si è infuriato.?certo dopo aver visto Hernanes sbagliare nel derby mi sono sentito un po’ sollevato anche se mi è dispiaciuto. Mi avrebbe fatto piacere una vittoria della Lazio. Certo se i rigori li sbagliano i campioni, posso fallire anche io”.
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