di Andrea Pellegrino
E’ Vincenzo Montemurro il pubblico ministero titolare dell’inchiesta sull’appalto di Buongiorno Italia. Così come anticipato ieri su queste colonne, la scorsa mattina a Palazzo di Città c’è stata una acquisizione di atti da parte della squadra mobile di Salerno relativi all’affidamento alla società torinese per l’allestimento dei mercatini di Natale. Ieri il caso è approdato anche in Consiglio comunale tra l’incertezza procedurale e normativa che ha caratterizzato tutta la vicenda. Stamattina la società, i cui vertici hanno raggiunto Salerno nelle ultime ore, presenterà ricorso al presidente del Tar di Salerno per chiedere l’immediata sospensiva della determina dirigenziale a firma di Alberto Di Lorenzo che revoca l’appalto per «gravi inadempienze» alla Buongiorno Italia srl. La società con sede legale a Carmagnola (Torino) ha tre soci: Francesco Ferrara, Carmelo Carlino (titolare della catena “Sapori siciliani – Il Padrino”) e Mauro Glorioso. Amministratore unico della società è, invece, Angelo Walter Firera, nominato ad inizio ottobre. Il Comune contesta, nel provvedimento dirigenziale, il mancato completamento del progetto (in particolare nell’area di lungomare Marconi), l’assenza di scia sanitaria ed il mancato pagamento della Tosap. Stamattina con molta probabilità dovrebbe essere emessa anche l’ordinanza di sgombero, procedendo così alla chiusura di tutti gli stand presenti nelle varie zone della città. Dopo un tira e molla, a quanto pare, il comando dei Vigili urbani pare che abbia individuato la giusta procedura per procedere al sequestro delle casette. Anche ieri, dopo gli episodi di martedì pomeriggio, ha regnato il caos, tra chi ha deciso di resistere ad oltranza (si tratta in particolare degli stand gestiti direttamente da Buongiorno Italia), chi ha contestato il provvedimento dei vigili urbani (hanno sostanzialmente notificato la determina di Di Lorenzo che non ordina lo sgombero) e chi ha già deciso di chiudere i battenti, in attesa di capire come recupererà i propri soldi. C’è chi, infatti, ha sborsato per lo stand circa 6 mila euro, che ora rivendica dalla società. Ed infatti non è escluso che da qui a breve possa aprirsi un enorme contenzioso amministrativo. Già nella giornata di ieri alcuni commercianti hanno messo in mora la società chiedendo immediati chiarimenti. Da Buongiorno Italia però il nuovo invito a resistere in attesa anche della decisione del Tar che potrebbe arrivare già in giornata. Per il ricorso è stato scelto l’avvocato Lorenzo Lentini. Sullo sfondo resta però l’elemento più inquietante e forse determinante anche dell’accelerazione da parte del Comune di Salerno, ossia l’inchiesta dell’antimafia. Si cerca di capire su cosa si sia accesi i riflettori da parte della Dda. Al vaglio ci sono tutti i documenti riguardo all’ultimo appalto, avvenuto, tra l’altro, per la prima volta attraverso un bando pubblicato dal Comune di Salerno il 10 ottobre scorso e che ha visto dodici partecipanti. Non si esclude che l’inchiesta possa essere nata dallo stralcio di un’altra. Anche la Procura di Torino, infatti, recentemente indaga sui mercatini, organizzati, tra gli altri, da Buongiorno Italia.
L’INTERVENTO DEL SINDACO “La discussione si sta protraendo in modo inutile e in maniera troppo accesa” – ha esordito così il primo cittadino Enzo Napoli durante l’incontro di Consiglio comunale di ieri mattina. Molti i consiglieri che hanno sollevato il caso durante l’assise comunale. Poche battute quelle del sindaco di Salerno, che in stato influenzale è intervenuto soltanto per chiarire la questione dei mercatini di Natale, in quanto la discussione si era notevolmente accesa. “Gli uffici faranno tutto quello che c’è da fare nelle loro possibilità tecniche – ha continuato Napoli – ma fatto sta che le regole vanno rispettate e non faremo alcun passo indietro. Dal Comune stiamo producendo gli atti conseguenti alla determina firmata dal dirigente Alberto Di Lorenzo. Il tutto sarà limpido e spiegato in maniera trasparente ai cittadini, agli standisti e sopratutto a tutti i consiglieri comunali”. Poi il sindaco ha ribadito il concetto di base come un mantra che da giorni viene ripetuto e che ha mosso l’azione da parte della macchina amministrativa contro la società vincitrice del bando e organizzatrice dell’evento Buongiorno Italia Srl: “C’è bisogno di rispetto delle regole e della legalità e non solo per quanto riguarda questa questione. In generale in questa città ce n’è bisogno e c’è necessità di comprendere che anche a Salerno le leggi devono essere sempre rispettate”.