MONTECORVINO ROVELLA. Tre colpi di pistola 7.65 uccidono ieri sera a Montecorvino Rovella il 27enne Vincenzo Persico, detto Coca Cola, figlio di Ciro, vecchio boss del centro storico di Salerno. Serata drammatica ieri a Montecorvino Rovella. Tra le tante persone che stavano passeggiando per il centralissimo Viale dei Capuccini, per il consueto incontro pomeridiano della domenica, c’era anche il 27enne Vincenzo Persico, con l’obbligo di dimora nel comune dei picentini, per alcune pendenze con la giustizia. legati ad una rapina in cui fu coinvolto a Salerno. Il giovane stava andando a trovare una sorella, ai domiciliari per una rapina, ed era a pochi metri dalla casa della donna. Verso le 18, un commando composto da due persone, forse provenienti da Salerno, a bordo di uno scooter di grossa cilindrata si è avvicinato a Persico che stava procedendo lentamente su un ciclomotore. Il passeggero posteriore ha estatto una pistola e ha esploso cinque colpi di pistola calibro 7.65. Tre proiettili hanno raggiunto il bersaglio due al torace ed un terzo alla gamba sinistra del 27enne salernitano, altri due sono andati a vuoto. Sanguinante, Vincenzo Persico, ha percorso circa settanta metri a piedi tentando ad arrivare ad un’abitazione. I killer, con il volto coperto da casco, hanno seguito la vittima, per assicurarsi che morisse, pronti a finirlo con il colpo di grazia. Ma dell’ultimo proiettile non c’è stato bisogno: Vincenzo Persico è caduto a terra privo di sensi. Grazie alla confusione creatosi in questi frangenti, i due sicari sono riusciti a dileguarsi. La vittima è stata immediatamente soccorsa e trasportata da un’ambulanza del 118 all’ospedale San Giovanni di Dio Ruggi D’aragona di Salerno dove i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Il giovane è infatti morto dopo circa trenta minuti il suo arrivo in ospedale. Sul luogo dell’omicidio sono giunti i carabinieri della compagnia di Battipaglia, guidati dal capitano Giuseppe Costa ed i colleghi della locale stazione, che hanno iniziato le indagini con i rilievi tecnico.scientifici e l’acquisizione di testimonianze di chi ha assistito all’omicidio. Si stanno cercando anche immagini di telecamere che hanno potuto registrare quanto accaduto. Tra le ipotesi un regolamento di conti nell’ambito degli affari illeciti di clan salernitani, ma non si esclude neanchè un sgarro nell’ambito della malavita locale. I Panella-D’Agostino sono un clan storico di Salerno, fino a qualche anno fa egemone nel controllo degli affari illeciti della città capoluogo, in modo particolare il traffico di droga,. Poi, in seguito ad arresti e a mirate azioni di smantellamento, la forza dell’organizzazione si è ridotta, ma non certo scomparsa. L’inchiesta ora potrebbe passare nelle mani della Dda e far luce su nuovi assetti e scissioni che hanno potuto determinare l’omicidio di Vincenzo Persico. Il magistrato titolare dell’inchiesta ha disposto l’autopsia che sarà effettuato forse già domani dal medico legale Giovanni Zotti
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