E’ arrivato a metà mattinata ed al terzo piano di Palazzo di Città ha fatto campagna elettorale. Roberto Monaco, candidato alla presidenza della Provincia di Salerno, a poco meno di una settimana dall’apertura delle urne, tenta di fare il colpo su Salerno città. D’altronde, ogni consigliere comunale del capoluogo porta con sé una dote elevata, in termini di voti ponderati. Per ora ha incassato – oltre quelli certi di Roberto Celano, Ciro Russomando e Peppe Zitarosa – il voto di Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza. «Entrambi condividiamo un percorso civico indipendente nell’ambito del centrodestra – spiega Cammarota – Ciò consente la miglior rappresentanza degli interessi pubblici nelle istituzioni». Ma per Monaco potrebbero esserci delle sorprese positive. Di conseguenza negative per Strianese, candidato del Partito democratico. D’altronde, perfino con la candida
tura di Enzo Napoli, al Consiglio provinciale, non mancò una consistente pattuglia di franchi tiratori interni alla maggioranza. Lunedì la maggioranza si riunirà in vista del Consiglio comunale, convocato proprio per la vigilia delle elezioni provinciali. E non si esclude che l’andamento della seduta possa condizionare, in un senso o nell’altro, l’appuntamento elettorale del 31 ottobre. Colpa di alcuni argomenti iscritti all’ordine del giorno che dividono in diversi tronconi le truppe di Enzo Napoli. Al momento, si mormora che un solo punto all’ordine del giorno dovrebbe essere rinviato. Si tratta del regolamento sulle sale da gioco, in merito al quale dubbi sono stati sollevati, fin dall’inizio, dal consigliere comunale d’opposizione Gianpaolo Lambiase e sostenuti e condivisi anche da alcuni esponenti della maggioranza, sensibili al tema della ludopatia, tra cui il consigliere comunale dei Moderati per Salerno, Leonardo Gallo. In pratica, in attesa di un approfondimento e di un intervento nazionale, l’amministrazione comunale potrebbe decidere di ritirare il punto e attendere. Un’operazione di buon senso ma soprattutto dal carattere politico. Secondo uno schema – prettamente politico – il ritiro del sesto punto all’ordine del giorno ne blinderebbe un altro attualmente in bilico, ossia la modifica allo statuto di Salerno Pulita per l’introduzione della figura del direttore generale. Al momento Peppe Ventura – che da ieri è il nuovo capogruppo di “Davvero Verdi” – è l’unico che ha chiesto ufficialmente il ritiro del punto, con tanto di documento scritto. Ma all’interno della maggioranza sono diversi i con
siglieri pronti ad opporsi alla nuova figura. Tra l’altro, solo qualche mese fa i gruppi consiliari revocarono il punto dall’ordine del giorno prima di una delle ultime sedute dell’assise cittadina. Infine, tensioni anche sulla mozione bipartisan sul ripristino del doppio senso di circolazione lungo via Croce. Anche in questo caso la maggioranza non è compatta. Già in due hanno firmato il documento insieme all’opposizione.