Milano al voto, un laboratorio nazionale - Le Cronache
Editoriale

Milano al voto, un laboratorio nazionale

Milano al voto, un laboratorio nazionale

Programmi importanti in tutti i settori da cui prendere spunto per le diverse zone d’Italia

 

Di Alessia Potecchi*

Milano va al voto amministrativo mentre si sta impegnando con determinazione per il suo rilancio economico, sociale e occupazionale. Una città che pensa al futuro e che è stata protagonista anche in questi difficili mesi di pandemia con iniziative di rilievo per aiutare i più colpiti da crisi e povertà. Tantissime le famiglie supportate nelle necessità quotidiane per fare fronte a questa crisi che ha colpito duramente chi era già in difficoltà e non solo. Milano che viene da  5 anni di amministrazione che hanno saputo proiettarla in un contesto economico e finanziaria di carattere sempre più internazionale, è la città dell’ABI, delle banche, la città che ha ospitato e vinto con successo la sfida di Expo e che si proietta nelle Olimpiadi del 2026, la città che guarda allo sport, all’incontro, all’inclusione con coraggio senza mai arretrare e che ha saputo trasformarsi senza perdere la propria storia e le propria identità per svolgere al meglio questo suo importante ruolo. Una città che ha sofferto molto per la pandemia, l’economia milanese è stata particolarmente colpita dalla crisi Covid con una perdita del valore aggiunto nel 2020 del 10%. Quest’anno ci sono i segnali di una ripresa concreta, occorre continuare con la campagna vaccinale e rilanciare Milano con le risorse del Pnrr.  Il piano presentato dal Comune al Ministero dell’Economia vale quasi 5 miliardi, si deve fare fronte ai dati che ci parlano di un serio calo occupazionale, e di un aumento considerevole degli inattivi cioè di quelle persone che non hanno un lavoro e che nemmeno lo cercano. Nel programma ci sono i prolungamenti delle metropolitane, il recupero degli alloggi sfitti per le case popolari, il capitolo legato all’energia per il teleriscaldamento.  Un impegno concreto per realizzare la dimensione verde e digitale, l’elettrificazione dei trasporti pubblici, le piste ciclabili e i percorsi pedonali per spostarsi in città. La pandemia e  la successiva ripartenza possono accelerare la corsa verso la Milano del futuro, con nuove regole, con nuove modalità per renderla ancora più all’avanguardia e punto di riferimento in ambito economico ed europeo. Milano ha saputo dimostrare di saper far fronte e gestire il dramma pandemico con intelligenza e lungimiranza, ha avuto una forte capacità di adattarsi alla nuova situazione globale  ripensando e reinventando il suo assetto urbano per poter diventare più sostenibile. La pandemia ha portato  la città a riflettere su se stessa, sulle differenti evoluzioni a cui si può andare incontro e sulle politiche da applicare. Milano non si sottrae a questo nuovo passaggio a partire dalla gestione delle diseguaglianze che sono notevolmente aumentate e che richiedono misure specifiche da mettere in atto per contrastarle. La città metropolitana ha saputo fare sinergia, un lavoro di squadra in un momento di emergenza di carattere eccezionale e la città ha saputo e sa trarre una grande opportunità da un dramma così grave per riprogettarsi e per mettere in atto dei progetti seri di trasformazione e di avanguardia che vanno a completare una transizione importante messa già in atto in questi 5 anni di amministrazione e riconosciuta da tutti. Sento parole e progetti importanti, il lavoro, i giovani, le donne, il piano green, la valorizzazione e la riqualificazione delle periferie per continuare il lavoro di questi anni. La campagna elettorale sarà complessa perché ancora il virus non permette di svolgerla a pieno ma Milano saprà scegliere al meglio per il suo futuro e avrà il coraggio di rivedersi, di cambiare ancora e di cogliere nel migliore dei modi le opportunità che il nostro tempo ci offre e che la porteranno a riconfermarsi la capitale dell’economia, della finanza, del mondo del credito e volano di speranza e sviluppo quale modello a cui ispirarsi.

Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza

del Pd Metropolitano di Milano