di Andrea Pellegrino
“Eminenza grigia” di Vincenzo De Luca. In alcune circostanze ombra e parafulmine. Nello Mastursi è uno dei pochissimi uomini che conosce a fondo il governatore della Campania ed ex sindaco di Salerno. In Regione Campania avrebbe dovuto svolgere il ruolo (profumatamente pagato) di collante tra il presidente ed il resto della dirigenza e gli amministratori locali. Ma ieri Mastursi si è dimesso, lasciando così Palazzo Santa Lucia e quindi, dopo un ventennio, l’entourage di Vincenzo De Luca. Dalle elezioni ad oggi qualcosa era cambiato sotto il profilo politico. Si racconta di tensioni tra Mastursi e parte della dirigenza democrat salernitana e napoletana. Nonché anche di un battibecco tra l’ormai ex capostaff ed il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola. Insomma, oltre all’inchiesta giudiziaria, la figura di Mastursi era già finita nel tritacarne politico. D’altronde le dinamiche regionali sono ben diverse da quelle prettamente salernitane. E alquanto improbabili sono le motivazioni che l’ufficio stampa regionale avrebbe fornito sulle dimissioni improvvise del potente capo della segreteria. «Carmelo Mastursi ha segnalato – si legge nel comunicato ufficiale – dopo questi primi mesi di lavoro, l’impossibilità di coprire contemporaneamente il ruolo di responsabile politico dell’organizzazione del Pd regionale a fronte di un impegno sempre più rilevante in vista delle prossime amministrative, e un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi di attività impressi dalla nuova amministrazione in tutte le politiche di settore. Si ringrazia pertanto il dottor Mastursi per la collaborazione e il lavoro intensissimo di questi mesi». In pratica Mastursi avrebbe preferito l’incarico di partito rispetto a quello, ben retribuito, regionale. Ma non solo: a quanto pare, il Partito democratico regionale dall’indomani delle elezioni di primavera avrebbe rallentato notevolmente la sua attività.
Il curriculum di Nello Mastursi è tutto incentrato su incarichi pubblici e di partito. Consigliere della municipalizzata di Salerno Sistemi spa, poi presidente della Salerno Energia Distribuzioni. Ancora figura chiave del Partito democratico salernitano e poi di quello campano. Si è sempre occupato della composizione delle liste, nonché anche delle primarie salernitane, finite quasi sempre al centro di aspre polemiche.
Qualche mese fa aveva tentato anche di concorrere per un posto di dirigente amministrativo al Comune di Salerno, per poi rinunciare poco dopo, senza neppure partecipare al concorso. Poi le elezioni regionali e l’approdo a Palazzo Santa Lucia come responsabile della segreteria di Vincenzo De Luca.