Il Comune tenta di metterci una “pezza”, ma gli allievi del Conservatorio non si lasciano incantare. Intanto, aleggia lo “spettro” di Cava de’Tirreni se la situazione di stallo dovesse proseguire ancora. Continua l’occupazione da parte degli studenti del Conservatorio Martucci della sede provvisoria di via Bottiglieri. Una occupazione che si protrae ormai da domenica e che è destinata a continuare soprattutto se le soluzioni non arriveranno o non saranno soddisfacenti. E insoddisfacente è stata la proposta avanzata dal Comune di Salerno che, in un primo momento, aveva deciso di “non scendere a compromessi né a trattative” con i ragazzi impegnati nell’occupazione. Una proposta che, in sostanza, non risolverebbe il problema: al Martucci sono stati, infatti, offerti i due appartamenti che si trovano nella palazzina adiacente alla struttura di via De’ Renzi. Appartamenti già oggetto di sopralluogo lo scorso 20 novembre e giudicati inadatti, dal momento che anche in questo caso si sarebbero resi necessari interventi di ristrutturazione.
I due locali, infatti, sono sostanzialmente fatiscenti e non risolverebbero certo le problematiche delle aule, in considerazione del fatto che sono inagibili nell’immediato. La proposta è giunta ieri mattina, quando una delegazione del Conservatorio, della quale facevano parte il presidente Franco Massimo Lanocita e il direttore Fulvio Maffia, è stata ricevuta dal primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca, che ne ha dato comunicazione su Facebook: «Questa mattina abbiamo incontrato una delegazione del Conservatorio di Salerno per dare una immediata risposta alle esigenze dei ragazzi, che hanno manifestato l’evidente necessità di spazi per lo svolgimento delle loro attività. Il Comune farà ciò che è realisticamente nelle sue possibilità: sgombereremo da vecchi materiali e renderemo fruibili due appartamenti, per complessivi 200 metri quadri, di una palazzina adiacente al vecchio Conservatorio».
Ma dello stesso avviso non sono gli studenti che ritengono assolutamente insufficiente il provvedimento. «Siamo lieti – afferma il presidente della Consulta degli studenti, Fabio Marone – che qualcosa si stia muovendo, ma certamente quello che il Comune propone non è fattibile viste le condizioni di quei due appartamenti, i quali furono ispezionati proprio a novembre e giudicati inagibili e bisognosi di interventi di ristrutturazione che, ora come ora, sia ilConservatorio non può permettersi, ma soprattutto non avrebbe senso attendere altri mesi per metterli in funzione. A noi servono ora, quindi fino a quando non ci sarà una soluzione valida non da qui non ci muoveremo».
Intanto, torna insistente la voce di un trasferimento temporaneo di parte delle attività didattiche in quel di Cava de’ Tirreni, cosa che Marone non esclude: «Se a breve non si trova una sistemazione ci sposteremo. Noi vorremmo tornare ovviamente a via De’ Renzi ma se non c’è l’opportunità va bene andare a Cava».