Enzo Sica
Cinquantacinque anni sono trascorsi, oltre mezzo secolo di vita, dunque, ma ricordare quella partita amichevole giocata nel mitico Vestuti tra la Pro Salerno, allora la seconda squadra cittadina e la grande Juventus proprio il 24 settembre ma del 1970 è qualcosa di bello che affiora alla mente soprattutto a tifosi e sportivi di una certa età.
Infatti aver portato la squadra bianconera a disputare una gara amichevole in una città come la nostra quando c’era solo il calcio di serie C con la Salernitana e quello dilettantistico con la Pro Salerno, società nata nel 1965 per una intuizione di alcuni professionisti noti farmacisti in città con in testa il dottor Pasquale Fiore, fu l’ultimo presidente storico del sodalizio, Mariolino Grimaldi per i suoi legami amichevoli che aveva con il grande Italo Allodi, attraverso l’ex arbitro Ciccio De Robbio, il medico sociale juventino La Neve e il presidente della Juventus dell’epoca, Rangoni che era espressione degli Agnelli, storici proprietari della società.
<Sono trascorsi tanti anni è vero – dice anche con un pizzico di orgoglio il dottor Mariolino Grimaldi – ma quella fu una data che non dimenticheremo mai sia io, che ero il presidente, che gli altri miei amici farmacisti che mi hanno affiancato nella guida della Pro Salerno. La nostra squadra in quel periodo giocava in promozione e quando la Juventus doveva giocare la sua gara di campionato a Napoli (eravamo all’inizio della nuova stagione) feci la proposta di poter ospitare i bianconeri per una gara amichevole a Salerno>
Subito accettata, dottore, per i suoi buoni rapporti, appunto, con i vertici torinesi?
<Si perchè loro logisticamente dovevano partire qualche giorno prima per il ritiro nei pressi di Napoli, dovevano allenarsi e, dunque, quale migliore occasione per poterlo fare allenandosi da noi e disputando una gara contro la nostra Pro?
La Juventus a Salerno fu qualcosa di eccezionale per quel tempo, ricordiamo tutti tanto calore da parte del pubblico e Vestuti gremito per l’arrivo della grande squadra torinese?
< Era scontato che ci fosse tanta gente. Noi dirigenti, forse, non ci aspettavamo una risposta del genere da parte dei tifosi arrivati anche dalla provincia. Ma l’avvenimento preparato in fretta fu eccellente. La Juventus, allenata da Armando Picchi, nella quale militavano Haller, Anastasi, Morini e tanti altri campioni dell’epoca arrivò da Torino il giorno prima, abbiamo ospitato squadra e dirigenti all’hotel Baia e il giorno successivo ci siamo allenati con loro nel corso di quella partita ufficiale al Vestuti>
Tanta gente, presidente, che arrivò allo stadio di Piazza Casalbore per assistere alla gara?
<Effettivamente non ci aspettavamo che il Vestuti potesse far registrare tante persone sugli spalti. Il richiamo della Juventus era notevole e noi dirigenti dell’epoca tra cui i fratelli Pasquale e Giacomo Rescigno, Pasquale Fiore, il papà di Roberto Boggi, Pasquale, Mario Piombino, l dottor Sergio Policastro e il dottor Massimo D’Auria eravamo tutti entusiasti per aver ospitato una grande gara con la squadra degli Agnelli. E’ vero che la partita finì 7 a 1 per i bianconeri (il nostro gol fu realizzato da Italo Tramontano grande bomber dell’epoca per i nostri campionati) ma rimase l’orgoglio di aver visto giocare nella nostra città la forte squadra bianconera>
Diciamo che in quel periodo la seconda squadra cittadina, la vostra appunto, era anche seguita e lo fu per molti anni ancora. E’ così dottor Grimaldi?
<Il nostro fiore all’occhiello fu proprio aver ospitato la Juventus. Non va dimenticato che noi con la Pro siamo arrivati alle soglie della serie C ma poi abbiamo mollato, il titolo lo prese la Cavese con Cisco Lojacono allenatore che era stato anche alla guida della nostra squadra e della Salernitana. E ricordo ancora il dualismo con i granata, le gare di Coppa Italia giocate contro di loro, i tifosi divisi ma, ripeto, erano altri tempi con il calcio che è oggi cambiato del tutto. La nostra passione, di tutti noi farmacisti che fondammo in quel periodo la Pro Salerno, era solo ed esclusivamente perchè amiamo il calcio e non contrapporci alla Salernitana e alla sua gloriosa storia che dura ormai da oltre 105 anni.





