di Nino Petrone
Sì, destini incrociati. La storia dice che è accaduto spesso tra Napoli e Salernitana, in Serie A e anche in B. Ma stavolta l’incrocio non è puramente stradale, é più articolato, non basta un vigile con un maledetto fischietto per liberare la strada. La Juve, checché ne dica il suo allenatore, è scesa all’Arechi sicura di maramaldeggiare come aveva fatto a Torino in Coppa Italia, almeno di vincere senza sforzarsi più di tanto. Ma s’è vista fronteggiare da una Salernitana inaspettata anche dai suoi più irriducibili tifosi. Una Salernitana geometrica, pragmatica , sanamente arrabbiata, che allo scadere del tempo ha finito col perdere un po’ per un errore individuale, molto perché da Torre è arrivato un arbitro con tanto di corallo rosso da regalare ad una Signora già nota figlia prediletta di Alì Babà. E allora, il grido di battaglia è “Forza Inzaghino, Forza Inter, scudetto ai nerazzurri !”, che si eviti un altro furto con scasso! Sull’espulsione di Maggiore nessuno discute più ma mi sia consentito di farlo. È vero, c’era stato un fallo per i granata in precedenza. Ma precedente di quanto? In proposito anche il Var talvolta è ballerino e l’arbitro gli va dietro. Il giocatore però era già stato ammonito e in questo caso ha comunque il dovere di prestare molta attenzione nell’intervenire sull’avversario. Morale: Maggiore è riuscito a far peggio di Mazzocchi. L’ex,napoletano di nascita, aveva realizzato il sogno di una vita e, preso dall’entusiasmo, tre minuti dopo l’entrata in campo, ad inizio della ripresa, s’era beccato un sacrosanto rosso diretto. Inzaghi ha invece fatto meglio di Mazzarri tenendo testa a Max Allegri anche sul piano tattico. Strano ma è così. L’ex sampdoriano, pescato da Don Aurelio in chissà quale meandro di una carente memoria, ha compiuto la memorabile impresa di far peggio di Rudy Garcia, scendendo da una percentuale di 7,2 a meno di 5. Letteralmente fuori di testa, non ne ha azzeccata una, né nella formazione iniziale né durante le farneticanti sostituzioni. Di questo passo, con lui alla guida, il Napoli la Champion non può neppure sognarla e sarà molto difficile che si piazzi per l’Europa League, facendo così registrare un fallimento stagionale totale, ovvero di gran lunga la peggiore gestione dell’Era De Laurentiis. L’impressione che i giocatori gli remino contro per motivi economici accoppiati a un già ben noto egocentrismo, non è poi tanto fantascientifica, tutt’altro. Impegnarsi molto nella campagna invernale non servirà a molto. Una solenne lezione per il presidente Iervolino che da sempre gli dà ascolto. Tanto più che Sabatini ancora non s’è visto perché sottoposto ad un intervento chirurgico alla schiena. Per suo conto agisce un collaboratore, ma un conto é un sia pur bravo dipendente e ben altro è Walter di persona. Io sarò pure ripetitivo fino alla noia, ma proprio non posso fare a meno di sottolineare ancora una volta che a questo punto è meglio lavorare per la B, a cominciare dalla scelta di un allenatore, vendendo tutti quelli che hanno un qualche mercato e riducendo la rosa all’osso l’organico, i progetti non si cambiano da un istante all’altro. Con questa manovra con il premio di consolazione della Federcalcio si disporrà di una cinquantina di milioni, ovvero di una cifra che consentirà un veloce ritorno in A. Repetita Iuvant, iuvant…Augh.