di Erika Noschese
A lui si deve la riorganizzazione della polizia provinciale, il nuovo codice della strada, la riorganizzazione del parco auto. Lutto nel mondo della polizia municipale e provinciale di Salerno. È venuto a mancare ieri, all’età di 69 anni, Roberto Casini, ex comandante della polizia provinciale di Salerno. Un curriculum di tutto rispetto il suo: nel 1991 è stato nominato dirigente della polizia municipale di Salerno, dopo aver vinto un concorso pubblico; sei anni dopo è invece stato nominato dirigente della polizia provinciale. Dal ’98 al 2009 è stato nominato ad interim prima direttore del personale e formazione professionale e successivamente dirigente coordinatore di area del personale. Fino al 2014 è stato in servizio presso la provincia di Salerno, in qualità di responsabile dell’ufficio straordinario del “contratto d’area” per la reindustrializzazione mentre fino al 2009 è stato vice segretario generale della provincia e, successivamente, segretario generale facente funzioni. Fino al 2016 ha invece guidato il settore polizia provinciale per poi essere assunto in Regione Campania da dirigente, assegnato alla direzione generale per le Politiche Agricole, alimentari e forestali. E proprio a capo della polizia provinciale ha mostrato tutte le sue capacità professionali: a lui si deve infatti la riorganizzazione dell’intero corpo e del parco auto, oltre al nuovo codice della strada. Tra le tante cose si è occupato della ricollocazione dei lavoratori, a capo del settore Rifiuti di Palazzo Santa Lucia. Da sposato – con la figlia dell’ex Questore Iuliano – viveva nella zona orientale, per poi trasferirsi in via Calenda. Il nome di Casini è stato presto noto anche a Roma, dove vive attualmente la figlia: lei, infatti, è stata la prima donna pilota nell’esercito italiano. In pensione da anni, di recente si era trasferito proprio nella capitale per assistere la figlia. Nel 2016 è stato coinvolto nella vicenda delle consulenze illegittime: ex amministratori sono stati condannati a risarcire la Provincia. In quell’occasione, l’Appello della Corte dei Conti aveva infatti dichiarato inammissibile il ricorso di Roberto Casini, dirigente dell’Avvocatura di Palazzo Sant’Agostino, ex comandante della Polizia Provinciale e proprio in quegli anni in servizio a Palazzo Santa Lucia, la cui condanna di primo grado era passata in giudicato in quanto aveva presentato in ritardo l’istanza per l’appello: era stato condannato a versare 21mila euro. Grande sgomento e dolore tra gli uomini della municipale e provinciale di Salerno.