Lustra: le criticità al cimitero - Le Cronache Attualità

La giustizia e la correttezza di un’amministrazione pubblica si ritrovano anche nel modo in cui si rispettano i morti, elemento che purtroppo a Lustra manca. Non deve sorprendere la cosa: se chi amministra fa recapitare cartelle a cittadini ormai defunti da molti anni, in qualche caso un decennio, piò mai portare rispetto al luogo dove gli stessi riposano? Risposta scontata.

Il civico cimitero lustrese, già oggetto di un articolo nelle scorse settimane nel quale si denunziava lo stato dei lavori, fermi e fuori tempo massimo, presenta anche altre criticità. Come si può vedere dalle inconfutabili foto a corredo, la pavimentazione è in più parti rovinata e i tombini sono estremamente pericolosi perché sopraelevati, danneggiati ed ovviamente non segnalati. Chi frequenta il cimitero, in particolare anziani, rischia di cadere rovinosamente a terra e procurarsi importanti ferite. Qualora ciò dovesse succedere, l’ente comunale guidato dal sindaco Luigi Guerra sarà costretto a ripagare i danni, con altre spese per le casse non di certo ricchissime. Lo status quo del cimitero è stato ereditato da chi oggi guida l’ente pubblico, ma si tratta di una continuità amministrativa coi quindici anni precedenti nei quali non si è di certo brillato.

La situazione ereditata non è stata delle migliori, ma dall’ottobre del 2020, momento dell’elezione, ad oggi, questa amministrazione per rendere il cimitero un luogo di rispetto ha fatto poco, rasentando il nulla. Altro esempio di questa staticità è il cappellone: un esempio stupendo di arte lasciato a marcire e nell’abbandono. “Verace il pianto come fu l’amore” reciterebbe la scritta se ci fosse stata una minima manutenzione ma così non è stato e il tempo ha avuto ragione di quelle lettere come dell’affresco che dovrebbe rappresentare il simbolo cristiano della croce.

Si può dunque progettare il futuro ma dimenticando il passato? Si può pensare ai giovani senza rispettare i defunti? Domande retoriche alle quali si dovrebbero dare altre risposte rispetto a quelle che effettivamente si danno.