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L’Unisa e l’amichettismo

L’Unisa e l’amichettismo

di Erika NoschesePolitici, amici e nomine. Si potrebbe riassumere, banalmente, così quanto sta accadendo all’Università degli Studi di Salerno dove, tra i premiati, figurano i classici “parenti di”. Nulla di nuovo, soprattutto per Salerno e la sua provincia e per il sistema che, da sempre, attanaglia il territorio. A denunciare quanto sta accadendo il gruppo social “Figli delle Chiancarelle” che ha analizzato quanto accade all’Unisa. In sostanza, la direttrice del dipartimento di scienze aziendali, Ornella Malandrino, vanterebbe nella sua cerchia nomi influenti. La Malandrino, membro del collegio dei revisori presso la Bcc di Scafati e Cetara e fin qui nulla di strano, incarico che dovrebbe essere assolutamente compatibile ma – e qui forse qualcosa non torna – ad aggiudicarsi il concorso pubblico per il dottorato di riesce in Data Science, accounting& management” presso l’Università degli Studi di Salerno è Enza Emilia Cavallaro, presidente della Bcc di Scafati e Cetara. E non è tutto: tra i vincitori della borsa di studio e ricerca anche Maria Rosaria Sessa, sorella del sindaco di Fisciano Vincenzo. Maria Rosaria e Vincenzo sono figli di Mimmo Sessa, per anni presidente della Bcc «Un affaire che nemmeno la Boccia a Scafati ci supera. E pensare che sono più di trent’anni che il sistema Salerno vive e si moltiplica in mille gangli, impuniti e sfacciati, sotto gli occhi di tutti – hanno dichiarato dal gruppo facebook Figli delle Chiancarelle – Salerno come Montecarlo, Rio, Barcellona? No, come Tombstone. Attendiamo fiduciosi, ma stanchi, il nostro Wyatt Earp». Coincidenze? Sicuramente non spetta a noi dirlo ma occorre ricordare che solo pochi giorni fa l’Unisa è finita nel vortice delle polemiche per un altro figlio di. In questo caso si trattava di Roberto De Luca, figlio del governatore che ha presentato domanda per un posto di ricercatore a tempo determinato per l’attuazione del Programma di Ricerca e Innovazione Serics: “Security and rights in the cyberspace”. Una vicenda attenzionata anche dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone che ha annunciato un’interrogazione parlamentare: «“Quello che avviene all’Università degli studi di Salerno va chiarito. Dopo la mancata sospensione del Professore Coscioni – che, pur essendo sospeso dalla professione medica, continua ad insegnare a medicina – esplode il caso del secondogenito di De Luca venuto alla ribalta della stampa nazionale. Anche per questa vicenda produrrò un atto di sindacato ispettivo rivolto al Ministro Bernini. L’Università degli Studi di Salerno deve essere trasparente e va chiarita anche questa vicenda perché il luogo dei saperi non può prescindere dalla cultura del merito. Non ci può essere nessuno spazio per ombre di asservimento politico”

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