Lùmina, l’arte come strumento di esplorazione interiore - Le Cronache Salerno
Salerno

Lùmina, l’arte come strumento di esplorazione interiore

Lùmina, l’arte come strumento di esplorazione interiore

di Erika Noschese

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle tante associazioni di Salerno che contribuiscono attivamente alla buona riuscita de La Casetta del Libro, progetto fortemente voluto dall’associazione Progetto Terra e dalla sua presidente Valeria Palo con diverse iniziative volte a favorire la cultura e la lettura tra i giovani. La Casetta del Libro è a Pastena, presso i Giardini Mariele Ventre e tra le associazioni che compongono la squadra vi è Lùmina, nata a Catania da un’idea degli artisti Sebastiano Mancuso e Gabriella Trovato. Come nasce e di cosa si occupa l’Associazione? «L’associazione Lùmina nasce a Catania dall’idea dei due artisti Sebastiano Mancuso e Gabriella Trovato con l’intento di sostenere e diffondere la ricerca dell’arte come strumento di esplorazione interiore in tutte le sue forme: teatro, musica, poesia. All’interno di Lùmina trova spazio il progetto visionario di Immagina – Scuola di didattica fuori dai bordi – con operatrici attive in varie parti d’Italia. Immagina è un percorso che forma professioniste in grado di accompagnare bambini/e e ragazzi/e nell’esperienza artistica con grande attenzione al processo creativo, all’allenamento all’immaginazione e all’espressione della propria unicità. Il nostro metodo si focalizza sulla scoperta come momento di crescita. In questa visione anche l’errore, in quanto parte del processo, apre le porte alla sperimentazione e toglie l’attenzione unicamente dal bel risultato. I nostri laboratori puntano a far emergere una maggiore consapevolezza nei/nelle bambini/e e nei/nelle ragazzi/e per aiutarli ad affrontare il mondo nella sua complessità. Questo perché ogni anima che si incontra ha un tesoro unico da donare e non soltanto tecniche da apprendere o talenti da esibire. Lavorare con i mezzi dell’arte è dunque riuscire a coltivare un pensiero libero, tirare fuori la propria visione del mondo e allenarsi alla libertà». Come nasce la collaborazione con “La casetta del libro”? «Diffondere bellezza e cultura, e altresì farlo valorizzando le risorse del territorio, è il maggior punto di contatto tra Immagina e il progetto “La Casetta del libro”. Entrambe queste realtà desiderano risvegliare la naturale curiosità di bambini/e e ragazzi/e accompagnandoli nei vasti territori dell’immaginazione: la Casetta attraverso la lettura e Immagina attraverso percorsi grafico/pittorici». Cosa è cultura per voi? «Per noi cultura è innanzitutto mantenere un atteggiamento di meraviglia nell’esplorazione del mondo. Ma anche accogliere le differenze come ricchezza e, soprattutto, concedersi la possibilità di immaginare e abitare mondi altri guardando la realtà con occhi sempre nuovi». Qual è stato e quale sarà il contributo al progetto “La Casetta del libro”? «La nostra collaborazione con “La Casetta del libro” proseguirà sulla scia del laboratorio già proposto a luglio. Continueremo ad ispirarci ai grandi artisti per accogliere e trasformare la loro visione del mondo. Non ci concentreremo sulla copia del quadro famoso ma lasceremo ad ognuno la libertà di interpretarlo per concedersi la possibilità di giungere ad un risultato inaspettato. Corri dei rischi ed esci fuori dai bordi è dunque l’invito Immagina a chiunque voglia prendere parte alle prossime attività».

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