“E’ evidente a tutti che il presidente della Regione non riesce ad avere senso delle istituzioni, probabilmente andrebbe un pò aiutato. C’è un delirio di onnipotenza ormai evidente a tutti, ne parla anche chi gli è molto vicino”. Non le manda a dire il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris, che risponde senza peli sulla lingua al governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Non è la prima volta che usa questo linguaggio violento – ha detto de Magistris alla trasmissione Televomero – e rimango allibito perché mi aspetterei che chi riceve una sconfitta politica di queste dimensioni provi a ritrovare il senso delle istituzioni. Io da tempo lavoro con fatica enorme per costruire un migliore rapporto con De Luca, ma non si riesce a incontrare. Ho chiesto giorni fa un incontro ma non ti risponde nemmeno. Per me non sarebbe difficile, potrei farlo anche domani, ma è lui che si pone così”. A quanto pare tra Palazzo Santa Lucia e Palazzo San Giacomo le comunicazioni faticano ad arrivare. Interpellato sul passaggio dell’intervento in cui De Luca parla di “centri sociali pilotati” a Napoli, De Magistris continua sulla sua linea: “De Luca deve stare attento a quello che dice, perché la calunnia è un reato perseguibile d’ufficio. Lui non ha il coraggio di dirlo, ma lascia trapelare, fa pensare che ci sia qualche mandante politico dietro le contestazioni perché i politici vengono contestati, a volte acclamati, capita a tutti. Insinua una cosa totalmente falsa, cioè che ci siano persone che ricoprono incarichi pubblici che sono mandanti di azioni che lui reputa reato. Io non faccio querela ma gli ricordo che è perseguibile d’ufficio”. Non ci sta il primo cittadino napoletano ad essere definito “il piu’ grande disastro amministrativo d’Italia” come De Luca stesso ha asserito durante la direzione regionale del Pd. E de Magistris pensa al futuro e alla sfida delle elezioni regionali, che potrebbe accogliere ma che soprattutto vuole vincere, nonostante la sua idea di fare il sindaco gli piaccia molto di più. Ma se si tratta di sfidare “democraticamente” l’ex sindaco di Salerno, allora potrebbe scendere in campo. “Molti mi stanno spingendo a candidarmi alla presidenza della Regione Campania, ma io voglio continuare a fare il sindaco. Ma se De Luca continua così allora mi costringe a sconfiggerlo democraticamente e politicamente come noi sappiamo fare. De Luca – ha concluso l’ex pm – deve decidere se nei prossimi mesi vuole continuare a fare il presidente della Regione cercando il dialogo con le altre istituzioni, e in questo caso io anche domani gli vado a stringere la mano, o se invece vuole perseverare a non dialogare con la città di Napoli verso cui dimostra”.
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