Luca Iovine: Le idee di Mister Sousa sono applicabili anche in un’azienda - Le Cronache
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Luca Iovine: Le idee di Mister Sousa sono applicabili anche in un’azienda

Luca Iovine: Le idee di Mister Sousa sono applicabili anche in un’azienda

C’è molta analogia tra un’organizzazione aziendale ed una squadra: Sousa sarebbe un ottimo manager se anziché guidare dei calciatori dirigesse una società. A parlare così il giovane imprenditore Luca Iovine, founder di Gruppo Iovine. Spesso lo sport è un serbatoio di insegnamenti per le discipline aziendali, soprattutto quando si parla di team building. Quando ascolti l’allenatore della Salernitana in molte occasioni vengono fuori concetti che sono applicabili anche in azienda: prestazione individuale e performance di gruppo, intelligenza e coscienza collettiva, che è la capacità di un team di muoversi insieme. Anche in azienda è così. Un’organizzazione produttiva funziona per processi e se non c’è anche coscienza collettiva si rischia di lavorare in maniera meramente sequenziale, per compartimenti stagni, perdendo di vista la finalità dell’organizzazione. Quando è così «la mano destra non sa quello che fa la sinistra», gli errori sono frequenti come l’insoddisfazione dei clienti e la qualità dei bilanci. Non sempre le persone dotate di talento, capaci di peak performance aumentano le prestazioni aziendali in maniera proporzionale alle loro qualità, specie se non sono in grado di sacrificarsi insieme al resto del gruppo, rispettarne le regole ed entrare nelle sincronie del team. Anche qui il calcio diventa una grande metafora come dimostrano le scelte di quegli allenatori che spesso sacrificano il campione, in nome del gruppo.


Qual è il ruolo del leader in un’azienda?
«Il leader imprime all’organizzazione il suo stile ed il suo carattere. C’è una famosa intervista a Gianni Agnelli, che invito ad ascoltare, nella quale diceva: “noi uomini della Fiat abbiamo alcuni principi: uno, non dare mai retta a quello che gli altri scrivono di noi… cioè quando uno incomincia a credere a quello che gli altri scrivono di lui incomincia a essere rammollito; due, non prendersi mai sul serio; il terzo, è il più importante: tutti insieme prendere le cose sul serio».
Le squadre hanno un carattere…
«Si come le aziende. In un team sportivo è l’allenatore che dà personalità alla squadra. Nelle aziende, in particolare nelle Pmi, è l’imprenditore che imprime il suo carattere all’organizzazione».
Avete rinnovato il contratto di partnership con la Salernitana e con il Sud Tirol quest’anno. Che carattere ha la squadra granata?
«La Salernitana è stilosa ed è l’effetto della personalità di Sousa che è un esteta sofisticato ma molto determinato. La scelta dell’allenatore ovviamente è il frutto della personalità di Iervolino, che ricerca sempre l’eleganza, non è un caso che l’amministratore delegato sia una persona come Maurizio Milan. Il Sudtirol è invece una squadra più arcigna, sobria. Bisoli una persona concreta, grintosa ed empatica. Caratteri diversi ma ugualmente vincenti».
E Gruppo Iovine che carattere ha?
«Credo che appariamo come un’azienda creativa, simpatica, frizzante».


E Luca Iovine?
«Un sognatore, stakanovista, che trasforma le idee in cose concrete.
Che consigli darebbe ad un giovane che vuole affermarsi nel mondo del lavoro?
«Di lavorare sulle competenze tecniche, quelle che si imparano a scuola ma di lavorare anche sull’intelligenza sociale, che è la capacità di stare insieme agli altri, fondamentale in ogni organizzazione produttiva. La pratica dello sport è un ottimo strumento, non solo per il corpo ma anche per le proprie soft skills».