di Marco De Martino
SALERNO. «Dal nulla alla Prima Divisione nel giro di un anno e mezzo non mi sembra male, oppure no?»: le parole di Lotito questa volta colgono nel segno. Il patron, forse perchè abituato ad altri palcoscenici, preferisce non festeggiare una promozione in Prima Divisione ma invece tornare su temi ormai a lui particolarmente ccari: «Ormai ho capito la mentalità di questa città, dove si da tutto per scontato. Nulla è dovuto e questa promozione è frutto di un lavoro costruito giorno per giorno. Vorrei che il pubblico apprezzasse di più il lavoro svolto da questa società che ha ripreso questa squadra da zero e l’ha riportata dove si trovava e dove è stata nella propria storia per l’80% del tempo, ovvero in Prima Divisione. In serie A la Salernitana c’è stata solo due anni». Poi il patron fa un tuffo nel recente passato: «Non c’era più niente, la squadra si sarebbe iscritta in Eccellenza e invece l’abbiamo presa noi. Siamo dovuto andare a ricostitutuire la società dal notaio, quest’anno abbiamo preso gli uffici. Questo è quello che mi rende più orgoglioso, l’aver ridato credibilità alla società e la storia alla tifoseria». Lotito poi rende merito a tutti i propri dipendenti: «Questi grandi risultati sono stati ottenuti grazie al lavoro di tutti, dalla squadra allo staff fino ad arrivare a tutte le persone e le strutture che hanno contribuito a dare supporto quotidiano a questa squadra». Naturalmente Lotito non poteva dimenticare il solito ritornello: «Ora voglio proprio vedere quante gente verrà allo stadio a festeggiare domenica prossima. E’ arrivato il momento che il pubblico dimostri tutto il proprio affetto nei confronti della Salernitana ed un minimo di riconoscenza verso di noi. Il futuro? Lo staff, la squadra e la società hanno bisogno di entusiasmo per andare avanti. Abbiamo dimostrato di saper costruire squadre per vincere ma abbiamo bisogno di verificare l’affetto e la passione del popolo granata poi valuteremo se fare una squadra per vincere il campionato». Lotito butta nel calderone anche il Volpe: «Non possiamo fare i girovaghi per un altro anno. In questa stagione i continui spostamenti hanno comportato infortuni e difficoltà a svolgere serenamente la nostra attività.?Attendiamo risposte dal sindaco in tal senso». Lotito però ora non vuole che la squadra molli, anzi: ««La squadra deve arrivare prima e sarà questo il nostro obiettivo. Siamo a sette punti dalla seconda, mancano quattro partite e anche domenica prossima contro il Poggibonsi dobbiamo vincere». Infine a Lotito scappa anche una dedica: «Questa promozione è anche merito della mia famiglia, che spesso e volentieri ho trascurato per seguire la Salernitana. Spero che almeno questo -ha concluso Lotito- la città lo capisca».