Locali scuola Medaglie d’Oro: continua la polemica - Le Cronache
Salerno

Locali scuola Medaglie d’Oro: continua la polemica

Locali scuola Medaglie d’Oro: continua la polemica

di Erika Noschese

Locali terranei nelle disponibilità dell’istituto comprensivo Medaglie d’Oro: è la richiesta avanzata dai genitori del plesso scolastico Costa e dei residenti del quartiere Carmine, attraverso i portavoce Francesco Vota e Michele Sarrubbo, riuniti nel comitato cittadino Insieme Si Può. Attraverso una petizione è stato infatti chiesto al sindaco Napoli, all’assessore all’Istruzione Eva Avossa, e al presidente commissione Trasparenza per chiedere che alcuni locali terranei restino nelle disponibilità dell’Istituto Comprensivo Medaglie D’Oro, come prevede la delibera comunale del 2019. La petizione è stata sottoscritta da circa trecento cittadini, forti di uno storico insegnamento: le grandi comunità si fondano sulla partecipazione. “Nessuna strategia politica ma solo necessità di servizi scolastici indispensabili, per tutti i bambini che oggi ed in futuro frequenteranno la il plesso Costa”, hanno dichiarato Sarrubo e Vota. “Non usiamo giri di parole, e sfatiamo ogni retroscena, la nostra presa di posizione riguardo ai locali terranei dell’Istituto scolastico Giacomo Costa è la stessa che palesiamo dal 2017, semplicemente, la necessità per i bambini di una scuola che abbia un ciclo didattico completo dalla infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Se presso il plesso sono attivi percorsi didattici quale “Metodo Montessori” e “Scuola Senza Zaino” è stato anche grazie all’impegno dei genitori. Oggi che le difficoltà iniziali sono superate, siamo orgogliosi del piccolo gioiello al servizio della comunità cittadina, valida alternativa per i bambini con bisogni “speciali”, un istituto Pubblico nella Città di Salerno offre la formazione che in gran parte d’Italia è riservata, quasi esclusivamente, a scuole private – hanno aggiunto – Per noi genitori e cittadini del quartiere, il Costa rappresenta un valore da accrescere attraverso l’attivazione del primo ciclo di scuola secondaria a “metodo senza zaino”, sarebbe uno splendido traguardo per la collettività cittadina, ma soprattutto un grande risultato per tutti i livelli istituzionali. Questo significherebbe soddisfare i reali bisogni della collettività”. I locali terranei, lasciati alla disponibilità della scuola, andrebbero ad accrescere gli spazi da dedicare alla didattica, in linea con le norme per il contenimento del fenomeno epidemiologico da Sarscov-19, e magari la riattivazione del servizio di refezione, che ad oggi è sospeso per carenza di spazi. Una delibera della Giunta del Comune di Salerno affidava i locali alla scuola “per il raggiungimento dei propri fini Istituzionali” ma, aggiunto i due portavoce, “apprendiamo da altre dichiarazioni, che quegli spazi non sarebbero idonei all’espletamento delle attività didattiche, bene, allora ci si chiede come possa essere possibile che siano ritenuti inidonei per le attività didattiche, ma idonei alla realizzazione di un auditorium che ci si immagina frequentato allo stesso modo, anche per attività di lunga durata, la cui utilità non ci sembra prevalente rispetto al Diritto allo studio, sancito dalla costituzione”. Altro punto di domanda è, quando questi locali siano stati assimilati al progetto Por Fesr 2014/2020 per l’ammontare di circa 450mila euro: “riteniamo che questi fondi vadano investiti al meglio, anche per questo segnaliamo da anni che, a pochi metri dal sito scelto, esiste già il Teatro Ghirelli che è sottoutilizzato. Il solo progetto di realizzazione di questo Auditorium pare proprio una duplicazione di strutture e servizi, nell’ambito dello stesso quartiere quindi non cogliamo un impiego ottimale di questi fondi. Perché non destinare questa preziosa risorsa economica per soddisfare le esigenze dei tanti quartieri del territorio comunale, privi di strutture e servizi del genere”.