di Erika Noschese
Mentre in città si continua a discutere dell’apertura del nuovo Mc Donald’s spaccando l’opinione pubblica tra favoreli e contrari, il commercio salernitano subisce ancora una volta un tiro mancino. Ad abbassare le saracinesche il noto locale Macondo, storico bar della città di Salerno. Da mesi, la struttura era chiusa, nonostante i recenti lavori di ammodernamento e ristrutturazione. Si parlava di crisi eppure qualcuno ha preferito illudersi piuttosto che ammettere l’ennesima sconfitta per un settore sempre più in crisi. I lavori sono giunti al termine eppure la struttura non riaprirà. Sulla vetrina è infatti comparsa la scritta “affittasi”, segno che il locale ha definitivamente detto addio ai suoi affezionati clienti che, soprattutto nel perido estivo, affollavano il lungomare cittadino. Sui social si sprecano le polemiche e ancora una volta si addossa la responsabilità all’amministrazione comunale, colpevole – a detta di molti – di non aver fatto nulla per riportare la movida nella città capoluogo. Ad esprimere amarezza, delusione e dispiacere per l’ennesima attività commerciale che chiude i battenti è Confesercenti Salerno città: «ennesima chiusura a Salerno di un luogo da considerarsi storico rispetto agli incontri, agli appuntamenti, al riferimento che ha sempre rappresentato per diverse generazioni di giovani e meno giovani, il bar in Via Lungomare. Naturalmente il senso di tristezza e dispiacere per chi come noi cerca di dialogare con il territorio per aprire a nuove soluzioni e nuove idee – ha scritto Confesercenti sulla sua pagina facebook – Siamo certi che quel luogo vedrà presto una nuova “impresa” che rappresenti qualcosa di sano e di positivo al servizio della comunità». E sempre a proposito di commercio e attività, l’amministratore unico della società che gestisce i McDonald’s di Salerno e Potenza, Luigi Snichelotto, ha accolto la proposta lanciata dal giornalista salernitano Gabriele Bojano di organizzare piccoli eventi culturali nei locali storici del Vittoria riconvertiti da alcuni giorni in McDonald’s. Già a settembre partirà infatti un primo ciclo di quattro incontri tesi all’aggregazione e allo scambio intergenerazionale.