di red. cro.
Si è conclusa con un nulla di fatto la settimana di astensione proclamata dalla Camera Penale di Salerno, presieduta da Michele Sarno. A sottolinearlo, ieri mattina, è stato l’avvocato Sarno nel corso di un incontro convocato dinanzi alla cittadella giudiziaria. E’ proprio il trasferimento nella nuova struttura alla base della polemica. L’astensione dalle udienze penali, attuata dall’8 al 12 ottobre, pare non abbia portato grossi risultati. Sarno ha fatto il punto della situazione, spiegando i motivi che hanno spinto i penalisti ad attuare una tale iniziativa ed ha parlato anche delle difficoltà oggettive legate alle disfunzioni della Cittadella. Entro fine mese sarà convocata un’altra assemblea. “Dino ad ora registriamo e continuiamo a registrare il disagio -ha sottolineato Sarno- che abbiamo gia lamentato precedentemente. Noi siamo stati disponibili. Cerchiamo il confronto. Ma al di là dell’invito ad applicare il buon senso non abbiamo avuto nessun segnale. Ma non può essere richiesta la collaborazione ed il buon senso agli avvocati quando poi le decisioni vengono prese precedente
mente e rispetto a decisioni già prese. Se si vuole determinare un concetto di dialettica tra le parti in campo bisognerebbe prima sedersi intorno ad un tavolo e poi fare delle scelte. Così a me hanno insegnato che funziona non solo sotto il profilo democratico ma anche del rispetto delle parti in campo. Purtroppo, fino ad oggi, tutti gli avvocati continuano a lamentarsi di una struttura che non è funzionale. Difficoltà rispetto a parcheggi che non ci sono. Alcuni avvocati, soprattutto giovani arrivano a pagare per la sosta fino a 15 /20 euro al giorno. E’ assurdo non aver pensato ad una convenzione. A questo si aggiungono gli altri disagi già segnalati: un settore penale che non passa integralmente ma a singhiozzo”. Sarno spiega che sono state avanzate anche delle proposte come ad esempio quella di allocare giudice di pace, corte di appello, la procura generale alla cittadella in modo da assicurare nella nuova struttura un grado di appello e lasciare nella storica sede la Procura ordinaria, l’ufficio gip, le sezioni penali ed il riesame. “Sarebbe un modo di gestire in maniera logica la logistica”. Conclude Sarno.