Gli investigatori della Guardia di Finanza di Roma e Napoli, e gli inquirenti della Procura di Napoli I Nord (coordinata dal procuratore Francesco Greco) – che hanno scoperto un sistema con il quale la mafia Casalese intendeva convertire denaro frutto di attivita’ illecite da lire in euro – la criminalita’ organizzata teneva nascosta una considerevole quantita’ di denaro in lire: secondo quanto emerso dalle intercettazione della Guardia di Finanza la somma si aggirerebbe intorno ai 20 miliardi di lire. Il sistema avrebbe consentito di ottenere mediamente, il 32% del valore in lire trasformato in euro. In sostanza, il meccanismo avrebbe consentito al clan di incassare oltre 3,3 milioni di euro. Tra gli arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), rispettivamente di 64, 61, 55 e 60 anni, figura anche Gaetano Mungiguerra, ritenuto legato al clan dei casalesi.
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