di Andrea Pellegrino
Spunta una presunta ulteriore indebita trattenuta da parte dell’Inps a un’ex lavoratrice della Marzotto che si è vista revocare il contributo “amianto” da parte dell’istituto previdenziale. Su una pensione di 874 euro la trattenuta ammonterebbe a 175 euro, facendo così raggiungere alla pensionata la somma di 650 euro circa. L’ex dipendente, tra l’altro, è affetta da due patologie legate all’esposizione all’amianto e da settembre è costretta anche al pagamento delle cure per l’assenza dei fondi da parte della Regione Campania. Ma la vicenda è simile a tante altre storie di colleghi che hanno lavorato presso lo stabilimento ha degli aspetti paradossali. La signora, dalla sua, ha una pronuncia della Cassazione che accoglie il ricorso, rinviando gli atti alla Corte di Appello di Napoli assistita dagli avvocati Dante Stabile e Anna Amantea. Secondo l’iter processuale, la ex dipendente aveva ottenuto sentenza favorevole in primo grado, ribaltata in secondo grado su ricorso dell’Inps e ribaltata ancora una volta in Cassazione, ma nonostante ciò l’istituto previdenziale continua a recuperare i suoi crediti dalla pensione dell’ex operaia. Il caso Marzotto sarà anche all’attenzione dell’Adiconsum questa mattina in una conferenza stampa, dove il responsabile di settore Antonio Galatro e il segretario generale della Cisl salernitana, Matteo Buono renderanno pubbliche le iniziative intraprese a favore dei lavoratori ex Marzotto.