Licia Ronzulli: “Consiglio di Stato? Non mi faccia commentare!” - Le Cronache Attualità
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Licia Ronzulli: “Consiglio di Stato? Non mi faccia commentare!”

Licia Ronzulli: “Consiglio di Stato? Non mi faccia commentare!”

di Arturo Calabrese

«Non mi faccia commentare il Consiglio di Stato». È questa la risposta della vicepresidente del Senato Licia Ronzulli alla domanda sulla vittoria di Vincenzo De Luca nelle aule di Palazzo Spada a Roma. È ovviamente solo una parte, minima, dell’intervista rilasciata dalla senatrice qualche minuto prima di tagliare il nastro di un comitato elettorale nel capoluogo salernitano a sostegno della candidatura di Fulvio Martusciello, di certo grande protagonista, a tratti solitario vedendo i numerosi manifesti a lui dedicati. Il pensiero più forte è per Silvio Berlusconi, scomparso undici mesi fa e indiscusso leader, anche dell’aldilà, di Forza Italia. «È la prima campagna elettorale senza Silvio Berlusconi? Non c’è fisicamente perché ci ha lasciati, ma è sempre qui con noi. Il presidente non lo è nel fisico con noi ma lo è con le idee e con lo spirito. Continua a guidarci e noi portiamo avanti il suo testamento politico, stiamo portando avanti con le nostre gambe le sue idee e i suoi valori. È una campagna elettorale che sicuramente dal punto di vista sentimentale è un po’ difficile proprio perché non c’è lui che di solito era il capofila della campagna elettorale era colui, che guidava ogni atto della campagna elettorale, dal programma fino alla serata finale Però noi abbiamo un grande dovere – aggiunge – non soltanto a punto morale ma anche politico che appunto è quello di proseguire su questo cammino e noi lo stiamo facendo. I dati – ragiona – ci stanno dando ragione perché sono dati confortanti: abbiamo un paese che è florido e l’occupazione è ai massimi storici, le agenzie di rating promuovono le azioni del governo. La Commissione Europea ci ha dato le prime quattro rate e si appresta a pagare la quinta. Noi, dal punto di vista del governo, abbiamo fatto quello che avevamo scritto nel nostro programma quindi abbiamo iniziato ad abbassare le tasse, abbiamo iniziato almeno un cammino riformatore con la riforma dei premierato e con quella dell’Autonomia Differenziata che grazie a Forza Italia ha impedito al Paese di spaccarsi in due e dividendo gli italiani tra cittadini di serie A di Serie B e adesso ci apprestiamo anche a fare, per noi di Forza Italia che ce lo abbiamo nel DNA, la grande riforma della giustizia che non può più aspettare. Ecco – argomenta ancora – tutto questo è un grande biglietto da visita che noi presentiamo agli elettori in questa campagna elettorale nella quale sicuramente questo lavoro verrà premiato l’8 e il 9 di giugno». La vice presidente del Senato viene poi interrogata sul tipo di Europa che si troverà a partire dal prossimo mese: «Abbiamo assistito ad un’Europa nell’ultimo periodo, subito dopo il Covid dove invece s’era mostrata molto vicina a noi, ad Un’Europa magari strattonata da idealismi che erano frutto di una commissione europea che non aveva proprio gli stessi ideali. Serviva quella maggioranza perché c’era bisogno di governabilità ma non ha potuto dare i risultati che volevamo. Motivo per cui – conclude Licia Ronzulli – ci aspettiamo una commissione europea, con il grande risultato che faremo, di centrodestra e quindi un Europa che torni ad avere quella vocazione materna e non matrigna come nell’ultimo periodo».