di Monica De Santis
Lello Carrella è uno dei fiorai più noti e conosciuti di Salerno. Cresciuto nel mondo dei fiori ha sempre saputo realizzare composizioni che sono dei veri e propri gioielli. Sempre alla ricerca di cose nuove e di idee originali Carrella si sta preparando nella sua attività di via Paolo Volpe a Salerno alla prossima Pasqua… “Sarà una Pasqua diversa da quella degli anni scorsi” spiega Carrella – “Ma sicuramente meglio rispetto allo scorso anno. Stavolta siamo aperti, possiamo lavorare”. Cosa chiedo in questo periodo e per questa festività i clienti? “I regali che stanno richiedendo di più sono le piante. In questo periodo sto vendendo molte painti di ortensie, azalee, orchidee”. Richieste più particolari? “Ci stanno ordinando anche alberi di Pasqua segno questo che le persone vogliono comunque addobbare le loro case, dare colore in un momento di certo non facile”. Ecco, appunto un momento non facile, come sta andando realmente la vendita? “Come dicevo prima meglio dello scorso anno perchè siamo aperti, ma decisamente meno rispetto agli anni passati. Siamo in zona rossa e quindi il passeggio è molto limitato e poi mancano le cerimonie”. Lo stop ai matrimoni e ad ogni altro tipo di festa ha segnato un duro colpo per i fiorai? “Un colpo enorme, abbiamo avuto grandissime perdite. E’ un anno che non si fanno più matrimoni, ne altri tipi di feste. Lo scorso anno a maggio abbiamo fatto qualcosina, ma è stato davvero poco. Queste sono attività che ruotano intorno al mondo delle cerimonie e se queste vengono fermate ovviamente si ferma tutto”. I ristori che avete avuto fino ad oggi vi sono serviti? “Abbiamo avuto davvero poco, neanche a coprire le spese”. Però adesso dovrebbero arrivare altri ristori, quelli previsti dal governo Draghi? “Si sta parlando in questi giorni del nuovo decreto ristori, ma non sappiamo ancora se come categoria rientriamo e neanche di che sostegno economico ci vogliono dare”. Per far ripartire il vostro settore cosa occorre come prima cosa? “Servono aiuti seri. Noi vendiamo fiori, un prodotto che se non si vende nel giro di alcuni giorni deve essere poi buttato. Stiamo aperti perchè dicono che possiamo e per carità qualcosina si incassa, e con quello cerchiamo di coprire le spese giornaliere, ma purtroppo non basta. Il rilancio di attività come la mia, ma anche delle altre attività commerciali ci potrà essere solo se il Governo, la Regione ed anche il Comune ci vengono incontro con aiuti economici e con l’abolizione di qualche tassa. Solo in questo modo possiamo davvero ripartire”. Per vedere la video intervista a Lello Carrella cliccare sul link: https://youtu.be/28FiCK81RrI