Legale famiglia Fanciullacci 'indegna elezione Sangiuliano' - Le Cronache Ultimora
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Legale famiglia Fanciullacci ‘indegna elezione Sangiuliano’

Legale famiglia Fanciullacci ‘indegna elezione Sangiuliano’

“La famiglia Fanciullacci, che nel 1944 ha avuto ben due morti, a causa della Seconda guerra mondiale voluta dal fascismo, il padre Raffaello Fanciullacci, deceduto a Firenze l’ 8 agosto 1944 ed il figlio Bruno Fanciullacci, partigiano gappista, medaglia d’oro al valor militare, deceduto per mano della banda Carità, intende far presente che per rispetto delle nostre cultura e tradizione democratica, non dovevano neppure essere candidati, in quanto impresentabili, due personaggi: Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano” e che “Gennaro Sangiuliano non dovrebbe fare il consigliere regionale della Campania per indegnità culturale”. Lo scrive in una nota l’avvocato Francesco Mandarano, legale storico della famiglia Fanciullacci, in particolare per la tutela della memoria storica del gappista che in un attentato uccise il filosofo Giovanni Gentile, padre della riforma scolastica e intellettuale di riferimento del regime fascista. “La cosa ancora più grave – sostiene l’avvocato Mandarano – è che Sangiuliano, che si ritiene uomo di cultura, in un suo libro del 2014, ha soppresso frasi scritte personalmente da Giovanni Gentile, per farlo apparire come ‘pacificatore degli italiani’, mentre il filosofo è stato un acerrimo nemico del movimento partigiano”. Infine, “la famiglia Fanciullacci esprime il suo forte rammarico perché Gennaro Sangiuliano, con le sue manipolazioni dei testi di Gentile getta discredito sull’Antifascismo e sulla Resistenza”, quindi secondo il legale, “le forze politiche presenti al Consiglio regionale della Campania dovrebbero affrontare, prima dell’inizio della legislatura, la questione Sangiuliano”. “Gennaro Sangiuliano, presunto uomo di cultura, che ha falsificato la storia della Resistenza italiana ed in particolare di quella fiorentina, non può coprire alcuna carica pubblica”, rivendica il legale per conto della famiglia Fanciullacci la quale, spiega, protesta anche perché rileva “come gli ideali dei partigiani non sono stati neanche minimamente discussi nella campagna elettorale per le elezioni regionali in Campania”.