Pina Ferro
Cento euro per una prestazione sessuale. Tanto guadagnavano le ragazze sud americane “assoldate” da Armando Del Giorno e Alessandro Nisi. E’ stata una delle escort a raccontare ai carabinieri come venivano reclutate da Armando del Giorno e come venivano reperiti i clienti a cui offrire sesso a pagamento. La ragazza racconta che quasi mai vedeva Del Giorno e che spesso comunicava con lui attraverso messaggi telefonici. Una volta che si erano sistemate nelle stanze che fittava loro De Giorno al costo di 400 euro a settimana, lo stesso si proponeva di curare le inserzioni su un sito di annunci “Bakekaincontri” per poter avere il maggior numero possibile di clienti. Ovviamente anche questo aveva un costo per le ragazze: 270 euro. L’appartamento maggiormente ambito dalle giovai prostitute (nessuna minorenne) era quello ubicato in via Ostaglio a Fuorni, poco lontano dalla città e facilmente raggiungibile. Armando Del Giorno ad ognuna delle ragazze a cui subaffittava le stanze dava un bigliettino con su scritte le indicazioni da fornire ai clienti per raggiungere l’immobile dove consumare il sesso a pagamento. Ad offrire il proprio corpo vi erano anche dei trans. Per loro veniva utilizzato lo stesso metodo. Talvolta de giorno chiedeva a qualche ragaza di ospitare un trans in attesa che si liberase la stanza destinatagli. “Mi serve da te un grande favore…. Fino a domani pomeriggio vuoi ospitare una ragazza tranquilla, pulita, trans? E’ arrivata stamattina ed io ho posto libero domani sera a Pontecagnano Aversano… Dai fammi questo favore fino a domani”. Poi vi sono le posizioni degli indagati. Alcuni quali ad esempio Donato Amabile, Alfonso Salvati, Carmine Nappo e Gelsomina Ruggiero, i primi due residenti a Mercato San Severino, gli altri a San Marzano sul Sarno, (proprietari o affittuari). Tutti coinvolti in un appartamento di via Zara dove una colombiana è stata sorpresa a prostituirsi.