di Mario Rinaldi
Pasquale Aliberti c’è. La sua candidatura non è a rischio. A confermarlo sono i suoi legali, Silverio Sica e Giuseppe Pepe. Si è molto dibattuto, in questi giorni, sulla incandidabilità e ineleggibilità di Pasquale Aliberti, l’ex sindaco di Scafati, che dopo aver sciolto le riserve ha deciso di scendere di nuovo in campo alle prossime amministrative sostenuto da sei liste: Forza Italia, “Aliberti Sindaco”, “Azzurri”, “Riformisti per Scafati”, “Alleanza Popolare” e “Noi Moderati”. Una vicenda controversa, sulla quale Aliberti preferisce non intervenire in prima persona, ma attraverso i suoi legali, Silverio Sica e Giuseppe Pepe che lo stanno seguendo nel processo sullo scambio di voto, ancora in corso. I legali rispondono sulla questione attraverso una nota congiunta. “Pasquale Aliberti – sostengono Sica e Pepe – è certamente candidabile. Non vi sono ragioni tecnico-giuridiche che giustifichino conclusioni di segno contrario. Del resto, in un Paese civile la sola pendenza di un procedimento – che si appresta a raggiungere il decennio di durata – non può e non deve in alcun modo giustificare la compromissione dei diritti politici, e ciò valga sia dal punto di vista giuridico che culturale”. “Pasquale Aliberti – specificano ancora i due legali – sta affrontando il processo col massimo rispetto dell’istituzione giudiziaria e con la ferma convinzione di dimostrare la sua innocenza, nella quale noi difensori crediamo. Abbiamo piena fiducia nel Tribunale che sta celebrando il processo con assoluta serenità”. Lo stesso Aliberti, intervistato nei giorni scorsi sulle pagine del nostro quotidiano aveva affermato “credo che giunti a questo punto anch’io abbia il diritto di ritornare a una vita normale come tutti. Sono una persona per bene che può guardare negli occhi a coloro che mi hanno fatto del male. Quindi vado avanti con la schiena dritta per risollevare la mia Scafati”. Dopo la sua discesa in campo si è iniziato, infatti, a dibattere proprio sulla questione della candidabilità ed eleggibilità dell’ex sindaco di Scafati e le voci che erano giunte all’orecchio di Aliberti non sono state certo gradevoli. Soprattutto in un periodo nel quale a Scafati si respira un’aria pesante a causa della sfiducia che l’ultimo sindaco, Cristofaro Salvati, ha incassato e che ha determinato la caduta del governo cittadino con un anno di anticipo. Del resto per quanto riguarda la vicenda giudiziaria, Aliberti era stato molto chiaro: “Lasciamo che di questa vicenda se ne parli nelle aule dei tribunali. Molti conoscono i fatti e quelli che sono contro di me sono stati i testimoni dell’accusa nei miei processi e coloro che mi hanno denunciato. Non ho niente contro queste persone. Nessun risentimento, nessun odio e nessuna invidia. Certamente non li amo perché amarli significherebbe troppo. Provo solo indifferenza per loro. Spero solo che se ci fosse qualcuno che userà ancora questi argomenti contro la mia persona, non siano gli stessi che sono andati in Procura a denunciarmi, raccontando poi nelle testimonianze cose diverse rispetto a quelle denunciate”. Ora, le dichiarazioni rilasciate dai suoi legali, pongono Aliberti in una posizione di maggiore e totale fiducia, considerato che hanno sgombrato il campo da ogni dubbio circa la sua posizione in merito alle prossime elezioni, alle quali Aliberti parteciperà da protagonista e non da semplice spettatore come, forse, alcuni si attendevano.