Chiede l’intervento del sindaco al consiglio federale il consigliere di Forza Italia, Roberto Celano. Di fatti, domani a Roma si terrà un importante consiglio federale nel corso del quale si discuterà delle sorti della Salernitana, “ostaggio di cavilli burocratici, di beghe tra le parti, di vicende che nulla attengono con la centenaria passione che i salernitani riversano sulla squadra di calcio cittadina. Non è più tollerabile l’inerzia delle Istituzioni. Chi rappresenta la città ha il dovere di chiedere chiarezza e di intervenire per evitare che la gioia della partecipazione al campionato di massima serie continui a tramutarsi in un incubo infinito. Lei, unitamente alle altre Istituzioni del territorio (anche con quelle che normalmente ingeriscono sulle vicende comunali con potere “decisionale”), avrebbe potuto in tempo utile incontrarsi con le associazioni degli imprenditori, dei costruttori, con chi sta intraprendendo, “arricchendosi”, nella nostra città ed in regione Campania, per invitare tutti a verificare la possibilità di investire “nell’amore folle” che decine di migliaia di tifosi nutrono per la Salernitana. Nulla è stato fatto. Abbiamo assistito al più assoluto immobilismo di chi ha forse dimostrato di non considerare la Salernitana ed il suo destino degni di attenzione, tanto da far dire perfino al Presidente Gravina che “il Sindaco non si è mai visto” – ha dichiarato Celano – All’appuntamento di domani in FIGC, Lei non può non esserci. Deve far sentire con la sua presenza il peso dell’intera città. Si deve pretendere chiarezza e trasparenza, finora mancata in questa grottesca vicenda che riguarda Salerno.
Gli Enti Locali sono gli unici soggetti preposti a incontrare Figc e trustee e leggere i documenti, verificare per quale motivo manifestazioni di interesse siano ritenute irricevibili. Lei ha il dovere di promuovere un incontro tra le parti in causa. Ha il dovere di incontrare quegli imprenditori che si dicono pronti ad acquistare la Salernitana e che asseriscono di non comprendere il motivo per cui tale interesse non abbia riscontro. Vada a Roma. Noi, se riterrà, siamo pronti ad accompagnarla, ad esserci, a supportarla nel tentativo di far comprendere all’Italia intera che non si stanno vendendo le azioni di un Ente di produzione ma la proprietà di un “bene” che ha un valore solo nella misura in cui rappresenta i simboli, il logo, il cuore di una città particolarmente calorosa e passionale”.