di Andrea Pellegrino
In una lettera al presidente del Consiglio comunale De Luca nega di essere viceministro. Nulla di falso: il sindaco di Salerno, infatti, non ha ricevuto nessuna delega da parte del suo ministro. A quanto pare, nonostante le sollecitazioni, Maurizio Lupi sembra sia riuscito a tenere a distanza quel che dovrebbe essere il suo vice. Alla fine De Luca allo stato è sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, nonostante fino ad oggi si firmi viceministro, nonché sul sito istituzionale dello stesso ministero figuri sotto questa veste. Alla base mancherebbe l’atto formale, ossia la proposta del governo e il decreto del presidente della Repubblica. L’unico tra coloro che furono annunciati da Enrico Letta durante la conferenza stampa in cui furono elencati sottosegretari e viceministri. Ma a Palazzo di Città ora carta canta e la mancata attribuzione delle deleghe per il sindaco De Luca diventa causa principale per respingere l’incompatibilità con la carica di primo cittadino. La nota indirizzata al Presidente del Consiglio comunale è data 9 agosto ma solo ieri, in occasione della conferenza dei capigruppo che ha stilato l’ordine del giorno per la seduta consiliare in programma lunedì, è uscita allo scoperto. Ebbene, si legge: «Allo stato pur avendo prestato giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio, e controfirmato per accettazione l’atto di nomina, lo scrivente Vice Ministro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha ricevuto l’attribuzione di nessuna delega. Ne consegue che alcuna incompatibilità sussiste tra la carica di sindaco e di vice ministro». E se da un lato De Luca potrebbe non avere tutti i torti, sotto il profilo formale, sotto quello sostanziale resta comunque il doppio incarico. Seppur non viceministro, De Luca è sottosegretario del Governo Letta e l’incompatibilità potrebbe essere la stessa. Una vicenda, quella della mancata attribuzione delle deleghe, sollevata più volte dal comitato No Crescent nell’ultimo periodo e che ora è stata confermata dallo stesso primo cittadino. Restano due problemi: l’uno politico tra De Luca, il suo partito e il suo governo per le mancate deleghe e l’altro tecnico, in quanto con molta probabilità nonostante l’ultima nota, non si potrà sottrarre dalla procedura di decadenza, già avviata a Palazzo di Città.