di Erika Noschese
Un evento prestigioso che da lustro alla città. Il Giro d’Italia ieri ha fatto tappa in città eppure non sono mancate le polemiche. Da un lato, i cittadini hanno messo in evidenzia le condizioni dell’asfalto soprattutto con le riprese, a livello internazionale, che non hanno dato un’immagine degna del capoluogo di provincia; dall’altro, un piano traffico che – nonostante le tante riunioni e gli incontri – ha creato non pochi disagi ai cittadini, con un trasporto pubblico che ha letteralmente mandato nel caos gli utenti. A chiedere le dimissioni dell’assessore alla Sicurezza Claudio Tringali è il consigliere comunale di opposizione e capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Salerno Catello Lambiase, intervenuto in merito ai disagi dovuti al piano traffico straordinario redatto per l’evento Giro d’Italia: «L’arrivo del Giro d’Italia è una bella opportunità per la città di Salerno ed una vetrina per la nostra città: è un bene ma merita un’amministrazione comunale in grado di saper gestire un evento – ha dichiarato Lambiase – Invece, ieri pomeriggio (martedì per chi legge ndr), il centro di Salerno si è rivelato una sorta di labirinto per i cittadini. Il piano “traffico” del Comune ha dimostrato in pochi minuti di essere diventato un rompicapo per tutti». Ieri mattina la situazione è precipitata. La città è paralizzata da est a ovest senza possibilità di uscita ed entrata. «Si spera che l’assessore alla sicurezza e alla Municipale, Claudio Tringali, si renda conto del disastro servito ai cittadini e si dimetta al più presto per aver fallito: sarebbe bastato non sbarrare la città dal giorno prima e dalla mattina dell’evento ma attuare il piano straordinario di mobilità due o tre ore prima – ha attaccato Lambiase – Da opposizione responsabile e costruttiva capiamo che l’organizzazione abbia chiesto degli accorgimenti ma è dovere di un amministratore rendere fruibili per il cittadino tutte le strade anche durante tali eventi. Ed invece parcheggi chiusi, dispositivi mal scritti e mal pensati hanno costretto i salernitani a parcheggiare ovunque, quasi sfrattati da casa loro. Si poteva pensare a delocalizzare in zona Arechi alcune strutture logistiche del Giro, si poteva spiegare ai cittadini meglio come e dove parcheggiare, anche con una capillare informazione. Ma questa amministrazione si dimostra inadeguata a gestire la mobilità che deve affiancare gli eventi. Nella presentazione alla città avevo chiesto alla società che ha redatto il Pums (piano urbano mobilità sostenibile), di proporre piani di traffico per eventi secondo le nuove visioni di una mobilità sostenibile ma evidentemente le ricette della società non interessano la giunta ed il sindaco. Si lavori in vista del futuro, perché il presente – a quanto pare – è bloccato in un ingorgo». Il sindaco Vincenzo Napoli, dal canto suo, ha ribadito l’importanza dell’evento. «Le complicazioni che erano prevedibili ci sono state tutte ma il Giro d’Italia è una macchina complessa che muove duemila persone, con spostamenti importanti, camion di grandi dimensioni e va da sè che si presentano delle criticità ma credo che la spesa valga l’impresa: qualche ora di sofferenza premia Salerno con un’immagine a livello nazionale ed europea, vale il sacrificio fatto». Il sindaco intanto non si esprime sulla possibilità di ricandidare la città ad una nuova tappa del Giro d’Italia: «Salerno si sta organizzando per essere una città ancora più accogliente, non dimentichiamo che stiamo per realizzare il Palazzetto dello Sport», ha infatti aggiunto il primo cittadino al termine dell’evento.