di Erika Noschese
«La sfida dell’autonomia differenziata è una sfida dell’efficienza». Parla così il segretario nazionale del Partito socialista Italiano Enzo Maraio che ieri pomeriggio è intervenuto a Baronissi. Per il segretario nazionale e consigliere regionale, infatti «i rischi per il sud sono davvero significativi. Io sono molto d’accordo con Vincenzo De Luca quando dal Sud lancia la sfida dell’autonomia differenziata se è una sfida dell’efficienza». Per Maraio è necessario superare il tema della competenza alternativa e concorrente tra Stato e Regioni «che, soprattutto al Sud, ha portato sempre alla logica “tocca a me, tocca a te, e non lo fa nessuno”. Bisogna «chiarire le competenze, anche rafforzare le competente delle regioni è un principio di efficienza rispetto al quale noi ci siamo», ha poi aggiunto Maraio, secondo cui non si possono lasciare le regioni libere di trattare maggiori competenze e maggiori permanenze economiche in quanto «questo contraddice quanto prevede la Costituzione che è il principio di solidarietà, il principio tra le regioni». Per il segretario nazionale dei socialisti è dunque necessario “viaggiare” a velocità uniforme per crescere tutti insieme ma, sottolinea, «se s’immagina d’investire e di potenziare le regioni già ricche a discapito di quelle povere, l’Italia non va da nessuna parte. Il rischio vero è che si mini all’unita’ d’Italia se si continua su una logica di rapporti unilaterali tra regioni che hanno fatto un referendum certo consultivo ma che non ha valore obbligatorio per il resto dell’Italia nè per il Governo». Nel corso del suo intervento, il segretario non ha risparmiato accuse al governo che, a dispetto di quanto fatto fino ad ora, dovrebbe sedersi a tavolino e convocare tutte le regioni per trattare «insieme a loro il regionalismo differenziato, quindi maggiori competenze per le regioni, questa è una prospettiva che mi vede disponibile a ragionare». Da qui l’attacco diretto al governo che, a detta di Maraio, non ha unità d’intenti : «Da un lato c’è il Governo verde, quello della Lega di Salvini, da un lato quello giallo dei 5 Stelle e al centro ci sono due figure mitologiche che sono Conte e Tria che provano a mediare e ormai sono diventate una vera terza componente di questo governo». Maraio ha poi puntato l’attenzione sull’incontro con le parti sociali tenutosi al Viminale nei giorni scorsi e parla di «una confusione totale dove non capisce chi decide e cosa si deve fare e come uscire dalla crisi. E nel frattempo l’Italia fa passi indietro, non va oltre il reddito di cittadinanza che e’ una misura assistenzialista».