Oggi sera, sul far della sera, prenderà il via la XXIX Fiera del Crocifisso, nel centro storico di Salerno. Alle ore 17 il corteo in abiti d’epoca, composto da centinaia di figuranti e artisti di strada, partirà da via Duomo al rullo dei tamburi e delle trombe, con i giullari e i canta- storie, i mangiafuoco e le dame, percorrerà in lungo e in largo le strade della parte antica della città. Alle 18.45, in piazza Porta- nova, ci sarà uno spettacolo di strada. Al termine il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli; il maestro di Fiera e della Arti, il celebre “giullar cortese”, Gianluca Foresi e Chiara Natella, della Bottega San Lazzaro cui si deve l’organizzazione della manifestazione, daranno il via ufficiale alla Fiera. La prima novità della Fiera del Crocifisso 2019 riguarda proprio piazza Portanova, al centro della quale verrà allestita una grande in- fiorata che -utilizzando soprattutto le calendule, i fiori simbolo dell’antica Scuola Me- dica Salernitana – riprodurrà il simbolo della fiera, appunto una mano aperta che porge una corolla. L’iniziativa è organizzata con la Coldiretti Salerno. L’Infiorata sarà realizzata dai Maestri Infioratori di Ogliara di Salerno. L’Associazione Parrocchiale e di Promozione sociale “Il Campanile di Ogliara” fa parte della Associazione Nazionale Infiorate artistiche “Infioritalia” ed è attualmente impegnata nella organizzazione della decima edizione del 22 e 23 giugno prossimi. Altra grande novità, di grande valore didattico in una società urbana dove i bambini ignorano del tutto il rap- porto con la terra e la campagna, dove si producono i prodotti primari, è la “Fattoria degli animali”, che verrà allestita in piazza Sant’Agostino, in collaborazione con Coldiretti Salerno: ci saranno conigli, galline ovaiole, poi maialini, bufalotti, agnellini e vitellini. A testimonianza della bontà della manifestazione, ha aderito anche il WWF Italia, presente con uno stand in piazza. Come in tutte le diverse edizioni, ci sa- ranno spettacoli itineranti, in strade, vicoli e piazze. Ma quest’anno, per la prima volta, la piazza dinanzi al tempio di Pomona, accanto al Duomo, fungerà da “palco di corte”. Qui, ogni giorno, in una no stop fino a tarda sera, si potranno ammirare spettacoli di musica, danza, artisti di strada, giullari e cantastorie. Tra le attrazioni, fedeli riproduzioni delle mac- chine della tortura che saranno posizionate in Largo San Pe- trillo, accanto al mercato medievale di arti e mestieri ed il mercato di erbe e fiori a cura di Coldiretti. Ritorna potenziato il concorso di vetrine artistiche “Una vetrina per Barliario”, con gli esercenti che non si limite- ranno ad allestire la loro ve- trina sui temi del Medioevo e della Fiera del Crocifisso, ma si vestiranno in abiti d’epoca, rendendo il tutto ancora più suggestivo. Il premio per la vetrina più bella sarà un’opera cera- mica originale del maestro Nello Ferrigno, una testa-vaso che raffigura la regina Sichelgaita, moglie di Roberto il Guiscardo. Dinanzi al Tempio di Pomona sarà possibile ammirare disegni e caricature medievali, oppure farsi dipingere sul corpo tatuaggi Temporanei Medievali, a cura Scuola grafica Salernitana. Poi spazio ai segreti dell’ impollinazione naturale delle culture protette e dei frutteti mediante l’utilizzo di api e bombi. Gli alunni dell’Istituto “Trani – Moscati” di Salerno, invece, con i loro disegni e i loro modelli, faranno conoscere l’abbigliamento e la moda del Medioevo. Sfilate di artisti di strada congiocolieri, trampolieri, equilibristi, fantasisti, mangiafuoco. Sono soltanto al- cune delle specialità di un altro gruppo leader in Italia nell’allestimento di spettacoli medievali: Circateatro di Urbino. Gli artisti in questione girano il mondo con un teatro di strada e di parola che prende le mosse dall’arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medie- vali, proponendo insieme la commedia dell’arte, la giocoleria, l’acrobatica, la clowneria e la danza. La colonna musicale della manifestazione è stata affidata ai “Rota Temporis” eseguono nelle strade e nelle piazze, dal vivo, con strumenti ricostruiti sulla base di quelli del tempo, melodie del periodo Medievale e Rinascimentale. Attraverso l’incantevole suono delle cornamuse e la possente base ritmica di davul, timpani, rullanti, i Rota Temporis accompagnano lo spettatore in un viaggio musicale di un tempo ormai perduto, passando dalla musica celtica, al saltarello e tourdion del XIV e XV secolo.
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