La Salernitana scopre Loum Tchaouna - Le Cronache
Salernitana

La Salernitana scopre Loum Tchaouna

La Salernitana scopre Loum Tchaouna

di Marco De Martino

SALERNO – La Salernitana scopre Loum Tchaouna (nella foto di Gambardella). Il giovane attaccante francese, grazie alla splendida doppietta rifilata alla Sampdoria in Coppa Italia, è l’uomo che ha ridestato la speranza nella tifoseria granata. Scatti, dribbling, potenza, tecnica: tante qualità che il talentuoso transalpino ha mostrato dopo troppe settimane trascorse ad osservare i compagni dalla panchina. A favorire Tchaouna la scelta di Inzaghi di testare le seconde linee ed il modulo 4-3-3 nella sfida di Coppa contro la Samp, ma anche il grande lavoro quotidiano che il tecnico sta facendo con lui per cercare di tirar fuori le sue enormi potenzialità che, in questo scorcio iniziale di carriera, ha fatto vedere solo a tratti: «Da quando sono arrivato io -ha sottolineato Super Pippo in sala stampa al termine di Salernitana-Sampdoria- Loum è sempre entrato ed ha giocato, mi piace molto per la sua intraprendenza ma deve essere più concreto. Ha delle ottime qualità e se diventa più cattivo può prendersi delle soddisfazioni, io sono sempre lì a spronarlo perchè credo tanto in lui», ha concluso Inzaghi che dunque potrebbe giocarsi la carta Tchaouna anche in campionato, magari già in occasione del derby contro il Napoli.
VERSO IL 4-3-3 Non è un mistero che il tecnico granata prediliga il 4-3-3. Inzaghi lo ha provato subito con il Cagliari, con risultati altalenanti, salvo tornare sui suoi passi nello scorso turno contro il Genoa. La scelta di ripiegare nuovamente sul 3-4-2-1 però non ha ripagato Inzaghi il quale avrebbe deciso di rompere gli indugi ed affidarsi definitivamente alla retroguardia a quattro ed al tridente offensivo, anche per questioni difensive: «Questa squadra ha sempre preso tanti gol, sia giocando a tre che a quattro che a cinque dietro -ha spiegato Inzaghi dopo la Samp- quindi non è un problema di modulo. I nostri difensori sono forti, quindi per difenderci bene abbiamo bisogno che anche i centrocampisti e gli attaccanti partecipino attivamente alla fase difensiva». Con Bohinen a protezione del pacchetto arretrato ed i due esterni d’attacco pronti a ripiegare a centrocampo a protezione dei terzini si è vista una Salernitana più compatta e quadrata, fatta salva la pochezza della Sampdoria vista in campo all’Arechi. Dunque, già nel derby, avanti con il 4-3-3.
TUTTI SULLA CORDA Questo modulo richiederà, come spiegato dallo stesso Inzaghi, grande sacrificio da parte di tutti gli interpreti. Il tecnico dunque avrà bisogno di elementi che abbiano voglia di correre e di non tirare indietro la gamba. In quest’ottica tutti, dal primo all’ultimo giocatore a disposizione di Super Pippo, sono sulla corda: «Con me non ci sono più gerarchie -spiegò Inzaghi dopo la gara con il Cagliari- tutto è stato azzerato, in campo scenderà solo chi dimostrerà in settimana di meritarlo». Questa nuova filosofia l’ha già sperimentata Ochoa e non è detto che, già in occasione del derby contro il Napoli, possano esserci altre esclusioni eccellenti. Per fare un esempio, Candreva nel 4-3-3 è di difficile collocazione: da tempo Mast’Antonio non è più un esterno d’attacco nè una mezzala. Il compromesso per mantenere in campo un leader come Candreva potrebbe essere quello di far giocare la squadra con il 4-3-2-1, modulo che lo stesso Inzaghi ha menzionato martedì scorso in conferenza stampa. Super Pippo, insomma, ha davvero l’imbarazzo della scelta: ora toccherà a lui trovare il vestito migliore per la sua nuova Salernitana.