di Fabio Setta
CREMONA – Era dalla stagione 2017/18 che i tifosi della Salernitana non si “godevano” un’ultima giornata senza patemi, tensioni o posta in palio altissima. In quella circostanza arrivò la sconfitta interna con il Palermo, ieri sera è arrivata quella sul campo della Cremonese. Seppur già retrocessi da un paio di giornate, i grigiorossi di Ballardini hanno dimostrato di avere, spinti magari dalla voglia di chiudere bene davanti al proprio pubblico una stagione dal finale amaro, quel pizzico di intensità e di grinta in più per aggiudicarsi l’intera posta in palio. A decidere un incontro giocato per larghi tratti a ritmi vacanzieri, un calcio di rigore: al 24’ Bohinen è arrivato in ritardo su Buonaiuto che, dopo il controlla al var, ha spiazzato Ochoa regalando alla Cremonese la quinta vittoria stagionale. Prima del gol subito, la Salernitana, schierata da Paulo Sousa senza turn over con Mazzocchi a sinistra e Kastanos a destra, ha fatto davvero poco. Senza la necessaria intensità, solo con Candreva e Coulibaly la squadra granata ha cercato nel finale di primo tempo a rendersi pericolosa. Proprio l’ex Lazio ha chiamato alla risposta il portiere di casa Sarr poi Coulibaly due volte dal limite non ha trovato la porta. Nel secondo tempo, la squadra granata, nonostante abbia comunque conservato il predominio nel possesso palla, non è mai riuscita ad alzare il ritmo e a verticalizzare. Qualcosa di meglio si è visto non tanto dopo gli ingressi di Nicolussi Caviglia e Maggiore ma dopo quello di Sambia con il cambio di spartito tattico. Un paio di occasioni, neppure clamorose, fino al gol del 2-0 di Tsadjout che a due minuti dal termine ha chiuso la partita. I dodici minuti di recupero, concessi dal direttore di gara e caratterizzati dal rigore prima concesso e poi tolto al Var per fallo su Sambia e dal gol annullato per fuorigioco a Candreva, hanno solo ritardato la partenza per le vacanze della squadra di Paulo Sousa. Alla fine, resta il rammarico di non aver scalato posizioni in classifica, superando l’Empoli e agganciando il Sassuolo, ma in ogni caso, il traguardo stagionale la Salernitana l’aveva ormai raggiunto. Dopo la festa in piazza, è stato quasi fisiologico per la squadra magari staccare anche la spina oppure non riuscire a trovare quelle motivazioni per chiudere al meglio un campionato che comunque resterà nella storia. Forse in tal senso chissà dare spazio a chi ha giocato meno, come ad esempio Bonazzoli o Sambia, poteva dare un senso ulteriore a questa partita. Paulo Sousa non è riuscito, quindi, a trovare la prima vittoria in trasferta alla guida della Salernitana ma potrà riprovarci l’anno prossimo. La conferma, al di là delle dichiarazioni della vigilia, non sembra essere in dubbio. Certamente bisognerà trovare un’intesa su programmi e mercato. Probabilmente, con tutto il rispetto del match con la Cremonese, la partita più importante per la Salernitana si giocherà su questo tavolo.