di Marta Naddei
Se non lo farà il Cstp, lo farà qualcun altro. E i servizi saranno pure pagati con i soldi che l’azienda pubblica di trasporto restituisce alla Provincia per mancata effettuazione dei chilometri. Ieri mattina, nella sede di palazzo Luciani e nei vari depositi è stato affisso l’ordine di servizio con cui, a partire da questa domenica, entrerà in vigore il nuovo programma di esercizio per le linee extraurbane che in parte interesserà anche alcune corse dei giorni feriali (come la soppressione dei turni serali della linea 7 e l’accorpamento delle linee 22 e 23). E’ ormai guerra fredda tra l’assessore provinciale ai trasporti Michele Cuozzo e il direttore generale Antonio Barbarino. Il componente dell’esecutivo di palazzo Sant’Agostino ha inoltrato una lettera molto dura al direttore generale dell’azienda, dicendosi pronto e deciso ad attivare i servizi sostitutori, ritenendo «arbitrarie» da parte del Cstp, le decisioni «di sopprimere servizi e/o a non effettuare, (per impossibilità aziendali come dalla stessa azienda statuito), quelli programmati. La Provincia si riservava – come in effetti si riserva – di approvare la rimodulazione onde garantire una mobilità efficiente ed adeguata». Quel che è certo è che stando alla nota inviata dal settore Trasporti della Provincia stessa lo scorso 25 settembre, le aziende avrebbero la facoltà di attivare immediatamente la riprogrammazione dei servizi, ferma restando l’approvazione da parte dell’ente di palazzo Sant’Agostino ma solo entro il prossimo 20 ottobre. Uno scontro, quello tra Cuozzo e Barbarino, cominciato qualche mese fa e che, nel mezzo, vede il destino del Cstp, dei suoi lavoratori e dei suoi utenti. Sul campo di battaglia dunque c’è la rimodulazione dei servizi stilata dal tecnico del Cstp. Un provvedimento scaturito dal taglio in termini di risorse e di chilometri da parte di palazzo Sant’Agostino per l’aumento del corrispettivo da un lato e per la mancata erogazione dell’Iva (per cui si sta facendo pressing sulla Regione Campania affinché metta mano al portafogli) dall’altro. «Il Cstp non effettua servizio per la Provincia per centinaia di migliaia di euro – prosegue Cuozzo – Soldi che ci restituisce e che noi investiremo per coprire tutti i servizi che l’azienda non fa in violazione delle norme contrattuali». Insomma, l’intenzione è quella di attivare i poteri sostitutori e di affidare ad altri vettori il compito di effettuare le corse durante i giorni festivi per evitare «una interruzione di servizio». «Barbarino la smetta – afferma Cuozzo – Mi auguro che Pasquino torni presto a mettere un po’ di ordine perché è strano che il direttore generale abbia assunto questa decisione proprio quando il commissario era in Colombia».