di Redazione Cronache
L’opposizione a Paola Lanzara affila le armi e si organizza davanti ad una fumante pizza di un locale sangiorgese molto accorsato dal nome che ispira regnanti e regine madri. Prima di capodanno, Andrea Donato il leader dell’opposizione candidato a sindaco un anno e mezzo fa e Manuel Capuano, ex assessore ai lavori pubblici dell’ex sindaco Sammartino, si sono visti davanti ad una fumante pizza per discutere di come organizzare l’opposizione sul territorio, fra la gente. Donato avrebbe chiesto a Capuano di dargli una mano e fare fronte comune contro la maggioranza guidata da Paola Lanzara, e Capuano avrebbe chiesto a Donato di ricevere l’investitura come leader di questo movimento. Donato ovviamente pare che non abbia detto sì, ma neanche no! E così la cena si è sciolta con l’impegno a rivedersi. Capuano, in verità è uno dei politici più “silurati” da Andrea Donato che con Sammartino prima accettò di candidarlo a guidare la lista che portò alla vittoria Sammartino e poi a vicesindaco gli preferì Maria Giovanna Di Leo. Da assessore ai lavori pubblici Capuano non riuscì neanche a scegliersi il funzionario più confacente alle sue indicazioni politiche. Alla guida di quel settore vi era una “protetta” di Donato e Capuano dovette mollare la presa anche in quel caso. Capuano cercò di far valere il suo peso specifico con ben tre consiglieri eletti (lui stesso, Giuseppe Velluto e Francesco Spinelli) ma Donato
piazzò a presidente del Consiglio la sua fedelissima Rosa Russo e in giunta l’altro fedelissimo Vincenzo Lamberti così che Capuano, alla fine, portò a casa due assessorati, ma entrambi contavano molto meno del capostaff di Sammartino che era il segretario del Pd locale. Insomma il precedente non depone per nulla bene per il giovane Manuel Capuano che prova ora a rifidarsi di Donato il quale sembra non abbia mai abbandonato l’idea di candidare a sindaco la sua pupilla Maria Giovanna Di Leo (l’assessore all’ambiente che fece lievitare la tassa sui rifiuti ad oltre il 40% ricordate?). All’accoppiata DonatoCapuano potrebbe accodarsi anche l’ex sindaco Longanella, ma Longanella rivendicherebbe, da Donato, la stessa cosa che rivendica Manuel Capuano, la guida dell’opposizione a favore del figlio Walter o di qualche altro suo fedelissimo senza contare che in giunta con la Lanzara, Longanella già può contare sull’assessore ai lavori pubblici che è il nipote dell’ex primo cittadino. Insomma Donato, che è già il laeder dell’opposizione in Consiglio comunale, sconta la mancanza di una generazione di nuovi politici che lui stesso avrebbe dovuto far crescere, e in loro mancanza è costretto ad alleanze innaturali rispetto alle cose dette e fatte nel recente passato. Eppure proprio a Donato i giovani su cui puntare non erano mai mancati. Che sia anche questa una delle ragioni della sua sconfitta?