La pitto-fotografia di Damiano Errico - Le Cronache Spettacolo e Cultura

Successo di critica e pubblico per il vernissage della mostra I simulacri di Damiano Errico, inaugurata sabato scorso presso la  Sala delle Esposizioni Fornace Falcone ad Eboli, visitabile sino al 21 febbraio, a cura di Massimo Sgroi, con il quale l’artista casertano ha pubblicato anche un volume Eidola Per Massimo Sgroi, critico d’arte contemporanea e scrittore “Molte delle immagini della mostra sono presenti nel libro “Éidola. Estetiche dei mondi immateriali”. “Un esperimento – scrive il curatore della mostra –  che Damiano ed io abbiamo fatto insieme, sui mondi immateriali, su come l’arte legge il passaggio dai mondi materiali, fisici, ai mondi immateriali. Noi pensiamo che il concetto di realtà virtuale sia ipertecnologico, inventato negli ultimi 30 anni, ma non è così. Eidola è la parola in greco antico che significa “idolo, fantasma, simulacro” che usa Platone ne’ La Repubblica per il Mito della caverna, quando vengono  scambiate le ombre proiettate dal fuoco sulla parete, per la realtà. Abbiamo deciso di fare un libro che si può leggere sia da un punto di vista visivo che dei testi. L’ultimo capitolo è dedicato all’Intelligenza Artificiale che viene usata attualmente per scopi di guerra ed è uno dei più grandi errori che si possa fare perchè il tutto  può sfuggire facilmente di mano. Nel capitolo poniamo domande, questioni per ragionarci tutti insieme perchè l’arte è quel medium con cui tu sei obbligato a fare i conti.” Per la costruzione di questa mostra l’artista ha lavorato su queste opere come se fossero delle tele, il mouse come pennello, con cui apre e chiude le ombre, riportando su pellicola tutta la sua esperienza di pittore che, associata allo studio dei grandi maestri, gli ha restituito una ricerca rivolta alla fusione tra pittura e fotografia. Un “viaggio” quello di Damiano Errico che attraversa tutti i suoi studi artistici e la sua manualità pittorica, riportando questa esperienza nella macchina fotografica. Si parte da una fotografia per portarla in una dimensione pittorica, per cercare di coniugare, come tutte le altre discipline artistiche, l’aspetto estetico con un contenuto, continuare il percorso che i grandi maestri hanno lasciato in eredità. Damiano Errico vive e lavora, come fotografo professionista. A 14 anni si iscrive all’Istituto d’Arte di S. Leucio dove incontra il maestro di pittura Bruno Donzelli, incontro fondamentale per la sua formazione artistica. Trascorre un lungo periodo di assistenza presso lo studio del maestro, apprendendo le tecniche pittoriche. Diplomatosi, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove studia fotografia con Mimmo Jodice. L’incontro con il maestro Jodice apre nuovi orizzonti artistici e visivi: la fotografia! Dal primo incontro con il maestro ad oggi non passa un giorno senza vivere di fotografia. Espone periodicamente in gallerie e musei, e insegna le sue esperienze fotografiche attraverso workshop e seminari di fotografia. Damiano Errico ha sempre vissuto un conflitto interiore tra pittura e fotografia. Negli ultimi anni è impegnato in una visione panteistica della fotografia, dove tutte le arti cercano di convergere, tutti gli anni di esperienze artistiche a tuttotondo si esprimono in un attimo (o.c.)

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