La musica nova di Ligature - Le Cronache Spettacolo e Cultura

Domani sera alle ore 19,30, appuntamento in Santa Maria de Lama concerto dell’ensemble Theia, per una riflessione sul rapporto fra il suono e l’elettronica, attraverso l’esecuzione di musiche di Maurizio Azzan, Eric Maestri, Panayotis Kokoras, Pasquale Punzo e Valerio Sannicandro

Di Olga Chieffi

C’è grande attesa per l’inizio domani sera, alle ore 19, nella chiesa di Santa Maria de Lama per il taglio del nastro della  prima edizione della Rassegna Ligatura dedicata alla musica d’oggi, realizzata dall’ Associazione Theia. “È certo un punto di partenza – ha dichiarato il direttore artistico Pasquale Punzo – per noi importante, frutto di un lungo lavoro di preparazione, cui giungiamo anche grazie alla fiducia di tante realtà del territorio”. La ligatura è un particolare costrutto della scrittura musicale del medioevo, nella quale più due o più suoni vengono raggruppati in un unico gesto musicale, consentendo articolazioni sempre più lunghe e complesse del pensiero musicale. Può sembrare un azzardo che una rassegna di musica d’oggi prenda il nome da una così antico strumento espressivo, ma è proprio il rapporto tra i suoni che si intende indagare; perché in effetti, per tutte le epoche, se la musica è sempre stata tra le note: nella proporzione delle frasi, nel rapporto dei timbri, nella tensione di un acuto che trova sfogo nel fragore di un applauso, come nel crepuscolo di un pianissimo che si diluisce nel silenzio. Ligatura è anche un fil rouge che attraversa stili ed epoche, passato e presente, dando voce al plurilinguismo della società attuale, che abbraccia più linguaggi artistici, vivi, presenti, ai quali ognuno di noi può dare il proprio significato, accogliendo la libertà di espressione. Mai un solo oggetto sonoro, sempre un passaggio, una trasformazione, un richiamo, un legame, a definire un percorso; tutto cominciando, appunto, con una ligatura. Ma noi vogliamo aggiungere che la legatura ha il compito fondamentale di legare l’ancia al bocchino dei legni, influenzando il suono rendendolo brillante o morbido e avvolgente. Due gli appuntamenti in cartello, per quest’anno, che si svolgeranno in due straordinarie location, la chiesa di Santa Maria de Lama e il salone degli affreschi del complesso di San Michele. Il concerto inaugurale, dal titolo Ombre ed echi  sarà ospite, domani alle ore 19:30, della Chiesa di Santa Maria de Lama, uno dei luoghi storici della città rinati grazie all’impegno dei volontari del Touring Club – Aperti per voi – Sezione di Salerno, sarà incentrato sul rapporto fra il suono e l’elettronica. Verranno presentati lavori di Maurizio Azzan “Essere aura” per flauto ed elettronica, Eric Maestri, “Ritratto vivente, per violino ed elettronica”,  Panayotis Kokoras “Stone age”, per violoncello ed elettronica, per il quale è stato espressamente progettato e stampato in 3D un apposito arco; inoltre, di Pasquale Punzo, il direttore artistico e di recente vincitore del Premio Sinopoli 2024 della Presidenza della Repubblica, verrà eseguito  in prima assoluta Corpo d’ombra per contrabbasso ed elettronica, mentre la serata verrà chiusa con la prima esecuzione italiana di “Tre nuclei ed echi” di Valerio Sannicandro, per flauto, clarinetto, violino e violoncello “in eco”. Il secondo appuntamento, previsto per il 22 Novembre alle 20, si svolgerà, nella sala del cenacolo del Complesso di San Michele che, grazie agli sforzi della Fondazione Carisal e di Aedifica srl si sta ritagliando sempre più il ruolo di vero e proprio hub culturale della comunità cittadina, con convegni, mostre, concerti. La serata, dal titolo Specchi, sarà un’occasione per ascoltare due brani selezionati nella prima Call for scores dell’Ensemble Theia, La città muta per flauto e violino, di Danilo Karim Kaddouri e di Paolo Molinari Lux et umbra per violino solo. In programma, inoltre brani di Paul Hindemith, Musikalisches Blumengärtlein und Leyptziger Allerley, per clarinetto e contrabbasso, di Kaija Saariaho, Mirrors per flauto e violoncello, Maknongan per contrabbasso solo, la Sonata per violoncello di Hans Abrahamsen, per chiudere con I know where everything is di Nico Muhly. L’Ensemble Theia – protagonista di entrambe le serate – sarà composto da Marco Salvio al flauto, Davide De Feo al clarinetto, Annalaura Tortora al violino, Cristiana Tortora al violoncello e Marco Cuciniello al contrabbasso, una formazione, questa, nata nel 2023 a Salerno per volontà di un gruppo di musicisti accomunati dalla passione per la musica moderna e contemporanea, e per le possibilità comunicative del linguaggio non verbale che essa è in grado di veicolare. L’ensemble ha debuttato nel novembre dello scorso anno, proprio nella chiesa di Santa Maria de Lama. Il pubblico reagisce con interesse alla formula di un concerto che vede l’introduzione ai brani non tanto come analisi o divulgazione, quanto come condivisione delle scelte estetiche e creative dei musicisti coinvolti, interpreti e compositori. Nel 2024 l’Ensemble si è inoltre esibito durante la mostra Racconti del contemporaneo a Palazzo Fruscione a Salerno, realizzando una Call for scores per giovani compositori ed inaugurando una propria rassegna dedicata alla musica d’oggi, Ligatura.

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