La morte a Fuorni di Vittorio Fruttaldo. Scagionati i due agenti penitenziari - Le Cronache
Salerno

La morte a Fuorni di Vittorio Fruttaldo. Scagionati i due agenti penitenziari

La morte a Fuorni di Vittorio Fruttaldo. Scagionati i due agenti penitenziari

Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Salerno, Nicola Notari e Amedeo Pirozzi, erano accusati di omicidio preterintenzionale in danno di Vittorio Fruttaldo che decedeva nella tarda mattinata del 10 maggio 2022 a seguito di un malore accusato in cella nel corso di un’ispezione al carcere di Fuorni.
A sostegno delle accuse mosse nei confronti degli indagati, la locale Procura della Repubblica, la famiglia del defunto Fruttaldo e le associazioni a tutela dei detenuti, rappresentavano la presenza di lividi e segni di colluttazione sul corpo della vittima.
Il Gip Presidente Vincenzo Pellegrino, in accoglimento delle tesi difensive, sostenute dagli Avvocati Simone Labonia (per l’agente Nicola Notari) e Fiorenzo Pierro (per l’agente Amedeo Pirozzi), ha disposto l’archiviazione del giudizio per insussistenza dei fatti.
Le lesioni riportate dal Fruttaldo ed oggetto di CTU Medico legale, sono state ritenute non compatibili con l’ipotesi del c.d. “pestaggio”, come invece sostenuto dall’accusa.
In particolare si denunciava una presa al collo della vittima che non sarebbe stata rilevata dal prof Saturro che non avrebbe preso in considerazione una frattura all’osso ioide. L’uomo sarebe stato strozzato e la frattura ne era una prova. Per il giudice l’ipotesi è priva di fondamento per l’assenza di qualsiasi elemento medico. Risultano infatti dall’autopsia integri i tessuti del collo e osso ioide e cartilagini in sede. Per il giudice non c’è stato pestaggio, non c’è stato accanimento dei due imputati a colpire Fruttaldo, non c’è stato eccesso nell’esercizio della violenza, diretta esclusivamente al contenimento dell’azione aggressiva del detenuto, all’inizio portata avanti con un coltello artigianale. La valutazione è coerente con quanto affermato dal dottor Niccolò Attiianese, medico in servizio presso il carcere, ilquale visitò l’uomo che presentava delle escorazioni sul corpo la il Fruttaldo rifiutò di farsi visitare, sostenendo che si trattava di vecchie lesioni.
La causa del decesso, infatti, è stata attribuita ad un edema polmonare acuto cardiogeno e la condotta tenuta dagli agenti della Polizia Penitenziaria è stata ritenuta penalmente irrilevante.
Così come sono stati ritenuti inattendibili, perché contradditorie, le dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, nel corso delle indagini.
Si chiude, quindi, dopo un anno di angoscia, la vicenda giudiziaria che vedeva coinvolti gli agenti Notari e Pirozzi i quali, preoccupati, ma fiduciosi nella Giustizia, possono ora tornare alla loro vita che era stata turbata dalla vicenda giudiziaria.