di Adriano Rescigno
Elezioni regionali alle porte. Scalda i motori anche il Partito Socialista Italiano alla ricerca della riconferma a Palazzo Santa Lucia. Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi ed assessore regionale delegato al turismo: «Se occorre una mia candidatura, sono pronto, ma la priorità è la formazione di una rosa di nomi il più competitiva possibile».
La sua ricandidatura dovrebbe essere una faccenda scontata dunque…
«Prima la lista, poi si vedrà. Saremo presenti in tutti e cinque i collegi con giovani dalle belle speranze e con tanta voglia di fare per i propri territori, affiancati da nomi d’esperienza. In particolare nel collegio di Salerno ci sono Salvatore Bottone – ex sindaco di Pagani- Antonello Di Cervo – a rappresentare la Valle dell’Irno – e Giovanni Cardaropoli – consigliere comunale a Bracigliano – Per quanto mi riguarda, sono al lavoro per il partito. Se ci sarà l’esigenza, sono pronto».
Certo è che se Pd e M5S non si siedono ad un tavolo questa campagna elettorale rischia di partire con estremo ritardo.
«Sono stupito che le due formazioni dialogano di più sui giornali che dal vivo. Bisogna partire da un dato, cioè quello di riproporre le stesse alleanza che attualmente governano l’Italia, quindi bene una coalizione allargata a sinistra con il Movimento 5 Stelle e quindi bene anche all’apertura che ha fornito Sinistra Italiana. L’importante è che si parta da un programma condiviso che possa permettere la riconferma a Palazzo Santa Lucia».
Quindi De Luca è la conditio sine qua non di questa coalizione.
«Questo è un nodo che sarà possibile sciogliere solo al tavolo nazionale, ma se il Partito democratico ha confermato De Luca come candidato, a meno che non suceda qualcosa di imprevisto, credo proprio che si riparta da Vincenzo De Luca candidato presidente».
E’ però un dato certo l’incompatibilità di De Luca con la formazione allargata. Verrà sacrificata l’alleanza o il candidato presidente secondo lei?
«Questo è “il” nodo da sciogliere, ma non tocca a me nè agli altri. Tutto questo è in mano esclusiva del Partito democratico al quale tocca la decisione più delicata, roba da chiamare gli artificieri: coalizione allargata e quindi sacrificare De Luca oppure sacrificare la coalizione… Dopo la loro decisione, si vedrà. Noi il nostro sostegno non l’abbiamo mai fatto mancare».
Tirando le somme di questo quinquennio cosa ancora bisogna migliorare?
«La somma è positiva, il cruccio rimane il turismo, c’è ancora da rilanciare e valorizzare e per questo lavoriamo. Temo gli effetti inflazionari del Coronavirus sull’economia turistica. Ho sentito amici del settore avere disdette per il 30 per cento. C’è tanta psicosi».